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Infarto improvviso per un 50enne, ragazzini usano il defibrillatore e lo salvano: “Imparato a scuola”

“”Ho effettuato tre scariche, il cuore di questo signore ha ripreso a battere” ha raccontato il 16enne di Arezzo che con i compagni ha salvato un 50enne che si era accasciato a tera colpito da infarto.
A cura di Antonio Palma
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Un intervento provvidenziale e salvavita quello messo in atto da alcuni ragazzini di Arezzo che, nonostante la giovanissima età, di fronte al malore improvviso di un uomo, non si sono persi d'animo e con sangue freddo hanno usato il defibrillatore della vicina chiesa riuscendo a salvargli la vita. "Hanno agito con sangue freddo, coraggio e altruismo", ha confermato don Alessandro Conti, parroco della chiesa di San Marco e testimone oculare di quanto accaduto nella città toscana.

Fondamentale per i ragazzini protagonisti del gesto le lezioni di primo soccorso imparate a scuola durante uno dei corsi extra scolastici ma anche lo spirito di altruismo degli scout. L'episodio proprio durante un raduno tra un gruppo di scouts, bambini e genitori nei pressi della locale parrocchia. La giornata di allegria purtroppo è stata scossa improvvisamente quando uno dei genitori, un 50enne, si è accasciato colpito da infarto.

Un gruppo di adolescenti, tra i più grandi del gruppo scout, ha capito subito la gravità della situazione e ha preso la situazione in mano. In particolare un 15enne ha chiamato il 118 e l'ambulanza, una 17enne ha preso i bambini più piccoli e li ha allontanati, mentre Alessandro, quasi 17 anni, è corso a prendere il defibrillatore nella chiesa e con sicurezza ha messo in pratica quanto imparato a scuola.

"Ho effettuato tre scariche, il cuore di questo signore ha ripreso a battere, poi ho praticato un massaggio cardiaco mentre contemporaneamente è arrivato il mezzo del 118. Ho fatto come ho imparato al corso che ho frequentato" ha raccontato l'adolescente all'Ansa. Il 50enne è stato poi porto in ospedale dove è stato sottoposto a intervento chirurgico e si sta riprendendo. "Con i nostri corsi abbiamo creato una bella sensibilità e soprattutto persone anche giovanissime in grado di salvare una vita" ha commentato il responsabile del 118 dell'ospedale di Arezzo.

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