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Indesit si ferma: 500 lavoratori di Fabriano da oggi non lavorano

La decisione dell’azienda dopo le proteste sindacali contro il piano di esuberi previsto dalla dirigenza. Il fermo produttivo durerà fino al 2 luglio ma Fim, Fiom e Uilm parlano di comportamento antisindacale.
A cura di Antonio Palma
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Oltre 500 lavoratori degli stabilimenti Indesit di Melano e Albacina a Fabriano sono stati messi in libertà dall'azienda che ha annunciato lo stop alle attività produttiva degli stabilimenti scatenando le ira di Fiom, Fim e Uilm che accusano la direzione dell'azienda di ritorsione. La mossa della Indesit Company infatti arriva a sorpresa dopo gli scioperi indetti dai sindacati contro il piano di ristrutturazione dell'azienda che prevede 1.425 esuberi in Italia, e al termine di un duro botta e risposta tra lavoratori e dirigenza sul risanamento e il rilancio produttivo degli stabilimenti. Come conferma la stessa Indesit in un comunicato ai lavoratori "A seguito delle modalità utilizzate nell'esercizio del legittimo diritto di sciopero e dei blocchi delle merci attuati agli ingressi, è risultato impossibile approvvigionare correttamente le linee produttive, per tale motivo Indesit Company si vede costretta a effettuare il fermo produttivo dello stabilimento dalle 12 fino al termine dei turni lavorativi".

Per Fim, Fiom e Uilm  è comportamento antisindacale – Insomma a causa degli scioperi di Melano e Albacina è impossibile approvvigionare correttamente le linee produttive quindi l'azienda è costretta ad effettuare il fermo produttivo spiegano dall'azienda confermano che "L'attività lavorativa riprenderà regolarmente il giorno 2 luglio".  I sindacati dei metalmeccanici però non ci stanno e in un comunicato congiunto parlano apertamente di ritorsione e "comportamento antisindacale" di Indesit e hanno invitato tutti gli operai ad uscire dalle fabbriche, per iniziative di lotta esterne dopo l'annuncio.

Le proteste continuano – Una delle ultime proteste era andata in scena questa mattina con i lavoratori che hanno indossato una maglia con la foto di Vittorio Merloni ormai anziano e malato e la scritta "ci manchi". Nel frattempo, Fim, Fiom e Uilm hanno mandato un messaggio al management Indesit, citando un famoso discorso sulla responsabilità sociale dell'impresa pronunciato nel 1967 dal fondatore del gruppo elettrodomestico, Aristide Merloni: "There is no value in the economic succes of any industrial initiative if it is not also accompanied by a commitment to social progress".

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