Indagato per maltrattamenti fa irruzione in casa della moglie e la uccide a coltellate, poi si suicida
Un operaio di 50 anni avrebbe ucciso a coltellate la moglie per poi togliersi la vita. Il tutto è accaduto in una palazzina popolare di Riccò del Golfo, nello spezzino (Genova). Secondo quanto reso noto, l'uomo di origini tunisine era già indagato per maltrattamenti ed era stato allontanato dalla famiglia con un provvedimento specifico. proprio per le violenze perpetrate sulla compagna.
La donna aveva quindi denunciato il marito e il 50enne era stato allontanato dall'abitazione familiare. La coppia aveva due figli, entrambi adolescenti, che al momento del femminicidio-suicidio non erano in casa. La dinamica di quanto avvenuto nell'abitazione familiare è ancora in fase di ricostruzione e sul caso lavorano le forze dell'ordine. Stando a quanto finora reso noto, l'uomo si sarebbe presentato dalla ex con una scusa armato di coltello.
Non è chiaro se l'arma sia stata già ritrovata da chi indaga sull'accaduto. Secondo le prime ricostruzioni, l'uomo era anche stato destinatario di un ordine di divieto di avvicinamento all'abitazione di famiglia dove la moglie viveva insieme ai due figli adolescenti.
A trovare i corpi dell'operaio edile e dell'ex 47 enni sono stati i carabinieri della Spezia allertati dalla dirigente della scuola dove studia la figlia della coppia, una bimba di 12 anni. La ragazzina aspettava invano che la madre l'andasse a prendere dopo la fine delle lezioni per riportarla a casa. La dirigente si è preoccupata e ha chiesto ai carabinieri di controllare.
I due corpi sono stati trovati in salotto in un lago di sangue. A terra il coltello da cucina che l'uomo ha usato contro la moglie, colpita con diversi fendenti all'addome. Dopo il delitto, l'operaio si è ucciso colpesi più volte al petto con lo stesso coltello.
I due corpi saranno sottoposti ad autopsia. Secondo quanto si apprende, l'operaio era stato denunciato dalla moglie per maltrattamenti anche nei confronti della figlia.