video suggerito
video suggerito

Indagato il vescovo di Piazza Armerina Rosario Gisana: è accusato di aver coperto un prete pedofilo

Indagato per falsa testimonianza il vescovo di Piazza Armerina Rosario Gisana. La procura di Enna lo ha iscritto nel registro degli indagati insieme al suo vicario Vincenzo Murgano con l’accusa di aver coperto don Giuseppe Rugolo, condannato per abusi sessuali su minori.
A cura di Susanna Picone
243 CONDIVISIONI
Immagine

Avrebbero coperto un prete pedofilo. Per questo il vescovo della diocesi di Piazza Armerina, Rosario Gisana, e il suo vicario generale, Vincenzo Murgano, attualmente parroco della chiesa madre del capoluogo, sono indagati dalla procura di Enna per falsa testimonianza.

La vicenda è una coda del processo al sacerdote Giuseppe Rugolo, che si è chiuso con una condanna a 4 anni e 6 mesi per violenza sessuale. A scriverne oggi è Repubblica Palermo. Dopo la conclusione del processo la parte civile ha presentato un esposto in procura e ora i pm vogliono approfondire la vicenda.

"A fronte delle tante bugie emerse nel corso delle indagini e anche nelle deposizioni in aula, mi sarei aspettato che il tribunale trasmettesse autonomamente gli atti in procura. Così non è stato. Oggi apprendo che comunque la procura sta andando avanti", le parole del giovane che aveva denunciato il sacerdote e al quale il vescovo aveva offerto 25 mila euro in contanti per restare in silenzio.

Nelle motivazioni della sentenza a Rugolo depositate lo scorso luglio, la corte stigmatizza il comportamento del vescovo come atto "a facilitare l'attività predatoria di un prelato già oggetto di segnalazione". I giudici sottolineano anche che il vescovo aveva "evidentemente autorizzato padre Rugolo come figura di riferimento dell'associazione 360 da lui fondata ad operare all'interno della chiesa Madre consentendogli in tal modo con la piena compiacenza della diocesi di creare occasioni di incontro e frequentazioni con i giovani adolescenti".

E nel corso di una intercettazione tra il vescovo e il sacerdote condannato, Gisana ammetteva di avere insabbiato i fatti. All'alto prelato e al suo vicario è stato notificato il provvedimento di chiusura dell’inchiesta e ora gli indagati hanno trenta giorni di tempo per chiedere di essere interrogati.

243 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views