Indagato il papà della bimba dimenticata in auto e morta di caldo: “Qualcosa non ha funzionato”
Risulta indagato con l'ipotesi di omicidio colposo il papà della bambina dimenticata in auto e morta giovedì dopo alcune ore trascorse nell'abitacolo rovente del veicolo. Il dramma nel parcheggio di un’azienda di Marcon, nel Veneziano.
Il padre, secondo quanto ricostruito, si sarebbe accorto della piccola ancora in auto – quella mattina avrebbe dovuto accompagnarla all’asilo nido prima di iniziare a lavorare – solo dopo essere tornato nei pressi del veicolo per la pausa pranzo. Le alte temperatura non hanno purtroppo lasciato scampo alla piccola che, nonostante i tentativi di rianimazione dei sanitari, è stata dichiarata morta non appena giunta al pronto soccorso.
"È tutto da chiarire – spiegano intanto gli avvocati che stanno assistendo la famiglia – Ci sono accertamenti tecnici e verifiche nell'indagine. Qualcosa non ha funzionato e sarà il pm a stabilirlo". A difendere l'uomo sono gli avvocati Giorgio e Luca Pietramala, che hanno chiarito che indagare il papà della piccola è un atto dovuto. "In queste ore drammatiche il padre non riesce nemmeno a parlare quindi non siamo entrati nel merito di quanto successo. Lo incontreremo nuovamente a inizio settimana. Sappiamo che la macchina è stata sequestrata, gli accertamenti sono ancora in corso", hanno aggiunto.
L'inchiesta con l'ipotesi di omicidio colposo è finalizzata a stabilire eventuali responsabilità su quanto accaduto. L’autopsia sulla piccola verrà effettuata in settimana, probabilmente martedì prossimo, è giallo intanto sul dispositivo di protezione (obbligatorio per legge) che avverte con un allarme della presenza del bimbo in auto. Potrebbe esserci stato un malfunzionamento del dispositivo.
"Un dramma che invita a mettere sulla scala delle priorità l'importanza della vita", le parole del sindaco di Marcon, Matteo Romanello, che invita al "silenzioso rispettoso per il dolore immenso, a cui è vicina la comunità".