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Indagata per avergli incendiato l’auto, va dal Consigliere comunale e pretende soldi per l’avvocato

I fatti a Spinazzola, in Puglia, dove la donna ora è stata arrestata dai carabinieri e condotta nel carcere di Trani al termine di una indagine per tentata estorsione ai danni del Vice Presidente della Provincia BAT, Pasquale Di Noia.
A cura di Antonio Palma
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Indagata come possibile responsabile di un attentato incendiario all'auto del Vice Presidente della Provincia BAT e consigliere comunale, Pasquale Di Noia, una donna si è recata dalla stessa vittima pretendendo anche i soldi per pagare l'avvocato e difendersi dall'accusa. È accaduto a Spinazzola, in Puglia, dove la donna ora è stata arrestata dai carabinieri e condotta in carcere al termine dei una indagine per tentata estorsione.

Nei confronti della signora, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, su richiesta della Procura di Trani, e deve rispondere ora di tentata estorsione. L’ordinanza è stata eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Trani al termine di un’approfondita indagine condotta da gli stessi militari a seguito della denuncia della vittima.

I fatti oggetto di indagine sono collegati dell’attentato incendiario avvenuto il 29 dicembre 2024 a Spinazzola, proprio ai danni dell'auto dell’Avvocato Di Noia, Vice Presidente della Provincia BAT nonché consigliere comunale del comune pugliese. Quel giorno la vettura incendiata in strada fu distrutta. Le successive indagini avevano consentito di raccogliere indizi sulla giovane donna, che è indagata per quel fatto in concorso con il compagno, un 40enne foggiano.

Proprio dopo aver saputo del suo coinvolgimento nella vicenda, la donna è andata dalla vittima e avrebbe preteso dal professionista la somma di mille euro quale primo risarcimento per le spese legali che avrebbe dovuto affrontare per difendersi dall'accusa. Una richiesta intimidatoria accompagnata da frasi gravemente minacciose.

A incastrarla però le intercettazioni telefoniche che i carabinieri hanno effettuato sui telefoni dell'indagata e che hanno permesso di individuare gravi indizi a suo carico. La donna quindi è stata arrestata e condotta presso il carcere di Trani a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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