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Incidente sull’A4, morta anche l’unica superstite: Romina aveva 36 anni, donati i suoi organi

Nessun superstite della strage sull’A4 che ha coinvolto un furgone che trasportava i disabili dell’associazione Centro21 di Riccione: è morta Romina Bannini, l’educatrice 36enne, che era ricoverata in prognosi riservata all’ospedale di Treviso.
A cura di Ida Artiaco
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È stata accertata nel pomeriggio di oggi, domenica 9 ottobre, la morte di Romina Bannini, l'educatrice 36enne coinvolta nell'incidente sulla A4, costato la vita ad altre sei persone, nel furgone proveniente da Riccione e diretto in Carnia.

Lo ha comunicato l'azienda Ulss della Marca Trevigiana, che ha concluso la procedura di accertamento della morte. Ancora nel bollettino di questa mattina si parlava di condizioni critiche.

Bannini era stata ricoverata all'ospedale Ca' Foncello di Treviso dopo essere stata estratta, viva ma in condizioni gravissime, dall'abitacolo del mezzo. Ma si è sperato fino all'ultimo che questa giovane donna potesse farcela.

I familiari, su richiesta espressa in passato da lei stessa, hanno acconsentito alla donazione degli organi.

Romina aveva frequentato la facoltà per educatori sociali e culturali di Rimini. Dopo la laurea, era diventata socia fondatrice della cooperativa Cuore21, braccio operativo del Centro21, nel quale svolgeva il ruolo di coordinatrice dell’area educativa.

Il suo nome si aggiunge a quelli delle altre sei vittime della strage: l'ex sindaco di Riccione, e autista del furgone che è finito sotto un tir, Massimo Pironi, Valentina Ubaldi (31 anni, accompagnatrice), Rossella De Luca (37 anni), Francesca Conti (26 anni), Alfredo Barbieri (52 anni) e Maria Aluigib (34 anni).

Stando alle ultime notizie sulle indagini, non vi sarebbero tracce di frenata nel punto dell'incidente, elemento che lascia aperte varie possibilità: tra le ipotesi, una distrazione dell’autista del pulmino, che non avrebbe visto il tir davanti a lui. Ma ancora più probabile è che lo stesso Pironi possa essere rimasto vittima di un malore. Tuttavia, al momento il condizionale è d'obbligo.

La Procura di Venezia ha già dato il nulla osta alla consegna dei corpi alle famiglie per lo svolgimento dei funerali.

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