Incidente sul lavoro, Manuel muore a 23 anni colpito da una barra di metallo a Montepulciano
L’ennesimo incidente mortale sul lavoro oggi, venerdì 19 aprile, è costato la vita a un giovane operaio di 23 anni Manuel Cavanna. La tragedia si è consumata nella tarda mattinata di oggi nel territorio del comune di Montepulciano, in provincia di Siena, ma al confine tra le regioni Toscana e Umbria. La chiamata di emergenza è scattata poco dopo le 12:30 e sul posto, nella frazione Tre Berte del comune senese, sono accorsi in poco tempo numerosi servizi di emergenza.
La centrale operativa dei soccorsi ha inviato sul luogo dell’incidente sia l’automedica dell’ospedale di Nottola, sia l’ambulanza della Pubblica Assistenza di Chianciano Terme sia i vigili del fuoco ma per la vittima purtroppo non c’è stato nulla da fare. Le condizioni del ventitreenne sono apparse subito gravissime tanto che è stato allertato anche l’elicottero di soccorso Pegaso 1 che è atterrato poco lontano intorno alle 12.50.
Ogni sforzo per salvare il lavoratore si è rivelato vano e i sanitari hanno dovuto dichiararne il decesso sul posto prima del trasporto in ospedale. Secondo una primissima ricostruzione, il 23enne sarebbe stato colpito da un grossa barra metallica caduta da un rimorchio su cui stava lavorando. “Le notizie che ci arrivano da Montepulciano sono drammatiche. Un ragazzo aretino di soli 23 anni è morto sul lavoro, secondo le prime versioni, dopo essere stato colpito al torace da una barra di metallo che stava scaricando da un mezzo" hanno spiegato dalla Uil, denunciando: "Quella delle morti sul lavoro è una strage che non accenna a fermarsi. Ancora una volta ci troviamo a piangere una vita, una persona che non farà mai più ritorno dalla propria famiglia, dai propri affetti, dai propri cari. Un ragazzo che non potrà inseguire i propri sogni, i propri progetti, il proprio futuro”.
Al momento però la dinamica dell’incidente sul lavoro non è ancora chiara e i contorni della tragedia sono ancora tutti da stabilire. Sul posto sono accorsi anche i carabinieri e il personale del servizio Prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro della locale Asl a cui spetterà rispettivamente il compito di chiarire la dinamica e le eventuali mancanze in termini di mezzi di sicurezza sul luogo di lavoro. Sul luogo dell'infortunio mortale si è recato anche il magistrato di turno dopo essere stato informato dei fatti.