Incidente stradale a Posillipo, Napoli: morti tre diciannovenni dopo un folle volo
Una balaustra completamente sfondata e la disperazione di parenti ed amici. E' la fotografia di ciò che resta di un sabato sera napoletano finito in tragedia per tre ragazzi di 19 anni: Gianluca Del Torto, Oliviero Russo, Giammaria De Gregorio. Erano circa le 4 del mattino e i tre viaggiavano a bordo della loro Mini One, forse di ritorno da una festa. Il mezzo, proveniente dalla collina, era diretto verso Mergellina quando ha affrontato ad altissima velocità la curva detta Serpentone, in via Petrarca, a Posillipo: una delle zone più suggestive di Napoli, dove i turisti si fermano spesso a scattare foto al panorama.
In quel frangente l'auto ha invaso l'opposta corsia di marcia e nel rientrare ha sfondato il parapetto, volando orizzontalmente per 4 o 5 metri fino a precipitare 100 metri più sotto, tra gli alberi di un giardino nei pressi di Piazza San Luigi, vicino alla sottostante via Posillipo, come si vede nel video di Repubblica.it. I tre ragazzi sono morti sul colpo. Secondo i vigili urbani accorsi sul posto dopo l'incidente, tra le cause dello sbandamento del mezzo ci sarebbe senza dubbio l'altissima velocità cui l'auto viaggiava, sebbene non sia possibile accertare con esattezza l'andatura del mezzo: l'auto, infatti, è andata completamente distrutta. Dai primi rilievi, inoltre, non sarebbero presenti segni di frenata sull'asfalto, un particolare che lascerebbe intendere un rallentamento dei riflessi del conducente.
Sul posto oltre agli inquirenti sono accorsi parenti ed amici delle vittime: alla vista della scena dell'incidente alcune persone hanno accusato malori tale da rendere necessario l'intervento delle ambulanze del 118. Ad ogni modo, per meglio chiarire le cause della tragedia il magistrato ha predisposto per oggi pomeriggio l'esame autoptico sul corpo dei tre ragazzi: l'autopsia, presso l'Istituto di Medicina Legale del secondo policlinico di Napoli, confermerà o meno l'assunzione di alcol e stupefacenti da parte dei tre.