Incidente Mestre, sopravvissuto bimbo di pochi mesi: “Protetto dai corpi di mamma e papà”
"Miracolosa". Così i vigili del fuoco hanno definito la sorte di un neonato di pochi mesi sopravvissuto al terribile incidente avvenuto a Mestre nella serata di martedì 3 ottobre. Sono tre i bambini morti nello schianto del pullman che intorno alle 19.50 è precipitato da un cavalcavia: un bambino di un anno e mezzo, un 12enne e un'altra ragazza minorenne di cui però non è stata ancora resa nota l'età. A dirlo all'Ansa è stato il coordinatore del Suem 118 Veneto, Paolo Rosi.
Salvato neonato grazie ai corpi dei genitori
È molto probabile che i genitori del bimbo abbiano tentato di proteggere il piccolo sopravvissuto con i loro corpi sia quando hanno capito che il mezzo sul quale viaggiavano stava precipitando, sia quando si sono sviluppate le fiamme. Una reazione istintiva, quella di racchiuderlo tra i propri corpi, che ha permesso così di salvare la vita al piccolo. Al momento, purtroppo, ancora non si sa chi e dove siano il papà e la mamma del bimbo. Se sono tra gli altri sopravvissuti ancora da identificare o se, invece, hanno perso la vita.
Mestre, bambina di 4 anni in gravi condizioni
Una bimba di appena 4 anni, invece, si sa che è stata portata all'ospedale insieme a una donna di 50 nella serata dell'incidente in gravissime condizioni. La piccola presentava ustioni estese sul corpo e le sue condizioni sono apparse disperate vista la profondità delle ferite riportate. La bimba è sola ed è probabile che i genitori fossero a loro volta a bordo del bus incendiato.
Come stanno i bambini feriti nell'incidente
Nella notte non ci sono stati nuovi decessi, oltre ai 21 accertati, tra i 15 feriti portati negli ospedali della Regione. Quattro di essi sono in terapia intensiva, ma non se ne conosce ancora l'identità. Tra loro, ci sono un ragazzino e una giovane che sta lottando tra la vita e la morte.
Due fratellini tedeschi di 7 e 13 anni hanno riportato fratture del femore e traumi lombari: entrambi sono stati operati durante la notte e adesso sono giudicati fuori pericolo. C'è inoltre una donna austriaca che si ritiene sia la mamma di due bambine, di 13 e 3 anni, ricoverate a Treviso, in condizioni non gravi. Sono solo 8 le vittime che hanno già un nome, ne restano altre 14 da identificare.