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Incidente Irpinia, l’ultimo di una lunga scia di sangue

Dalla strage del Melarancio agli ultimi gravi incidenti che hanno coinvolto autobus di linea e privati.
A cura di Redazione
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Il ricordo dei campani va subito a quel tragico 26 aprile del 1983, giusto trent'anni fa, quando 11 ragazzi del quartiere Arenella di Napoli di una scuola media, morirono all'interno della galleria del "Melarancio", sull’autostrada A/1, nei pressi dell’uscita Firenze Certosa. Erano ragazzini in gita verso il lago di Garda. Negli ultimi anni la lunga scia di sangue non si è purtroppo arrestata. Lo scorso anno, a marzo, analoga tragedia coinvolse due scolaresche belghe di ritorno dalla settimana bianca in Svizzera: nel cantone del Vallese 28 morti, tra cui 22 ragazzini di 12 anni. Due anni prima, nel febbraio 2010, un bus bus francese in gita scolastica in Italia cadde in una scarpata così come è accaduto stanotte per il bus in Irpinia, vicino Massa: tre i morti (l'autista, una maestra ed un bambino) e una decina di feriti il bilancio dell'incidente. Nel 2008, di luglio, tre anziani morti e 40 feriti nello scontro fra un autobus e un tir nei pressi di Fasano (Brindisi); mortoa anche il camionista. E ancora prima, il 7 febbraio 2006, tragedia a Roma, sulla Trionfale, dove un bus di agenti commerciali turchi sfondò un muretto precipitando per una quindicina di metri in un giardino privato: 12 dodici morti e venti feriti.

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