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Incidente col trattore, muore Lia Ferrarini: era la più giovane dei fratelli dell’azienda di Reggio Emilia

Lia Ferrarini, la più giovane dei fratelli della storica azienda di produttori alimentari di Reggio Emilia, è morta in un incidente agricolo nella tenuta di Botteghe di Albinea, a Reggio Emilia.
A cura di Susanna Picone
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Drammatico incidente alla storica azienda Ferrarini nella tenuta di Botteghe di Albinea: è morta Lia Ferrarini, 56 anni, la più giovane delle figlie della famiglia dell'azienda di Reggio Emilia di prosciutti, formaggi e aceto balsamico.

L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di ieri, venerdì 8 novembre: stando alle prime ricostruzioni, Lia Ferrarini stava lavorando a un piccolo macchinario agricolo che serve per accudire gli animali da stalla e improvvisamente sarebbe caduta su un lastrone di cemento. La cinquantaseienne – molto nota insieme a tutta la sua famiglia nel settore agroalimentare e nel tessuto della città – cadendo ha battuto la testa e questo le ha causato un enorme trauma cranico.

Per lei, purtroppo, non c’è stato nulla da fare nonostante l’intervento tempestivo dei soccorritori. A dare l’allarme sono stati alcuni dipendenti dell’azienda che l’hanno trovata intorno alle 16,30: nessuno, stando a quanto emerso finora, avrebbe assistito alla tragedia. L’infortunio mortale è avvenuto all’interno della sede di via Romesino, al civico 5, a Botteghe di Albinea, su un piazzale in cemento accanto alle stalle. La sede di via Romesino è la più grande dei Ferrarini dopo quella di Rivaltella.

Sul posto i sanitari sono arrivati con un’ambulanza e un’automedica, ma non hanno potuto far altro che constatare il decesso della 56enne e chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. I carabinieri e gli uomini della medicina del Lavoro sono intervenuti per svolgere gli accertamenti necessari per chiarire l'esatta dinamica dell’incidente.

Sotto choc la famiglia e i dipendenti dell'azienda: "Amava tanto gli animali. Era la più operativa dei cinque fratelli, forse la più vicina a noi dipendenti. Non amava tanto esporsi. La sua passione era occuparsi delle vacche", il ricordo affidato ai cronisti.

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