Incidente bus in Irpinia, il perito: “Autista tentò di salvare vite”

Lo scorso 28 luglio il pullman guidato da Ciro Lametta precipitò da una scarpata in Irpinia causando la morte di 39 persone. Ma l’autista tentò in tutti i modi di frenare la corsa del mezzo e di salvare delle vite. L’hanno detto, al termine della prima giornata di incidente probatorio, i periti dello stesso autista morto nel tragico volo giù dall’autostrada. Ciro Lametta “ha cercato in tutti i modi di rallentare il bus per evitare la tragedia”, l’ha fatto anche “appoggiandosi parallelamente al new jersey che però ha ceduto”. Uscendo dal deposito giudiziario di Mercogliano, in provincia di Avellino, dove si è svolto l’incidente probatorio, gli ingegneri Fabio Monfreda e Flavio Toscano, hanno detto che “la rottura del sistema di trasmissione ha danneggiato i freni e reso incontrollabile il bus”. Secondo quanto riferito dai due periti, l’unica ruota in grado di poter frenare era la posteriore sinistra.
Freni rotti quando si è verificato l’incidente – In giornata, nel corso di una pausa dell’incidente probatorio, sono emersi altri dettagli sugli accertamenti del bus precipitato in Irpinia. L’avvocato Pianese, uno dei periti delle vittime, ha affermato che i freni del pullman erano rotti quando si è verificata la tragedia. L’autobus pieno di passeggeri non aveva insomma – secondo l’avvocato– più i freni a disposizione. Durante il sopralluogo di oggi, infine, si è verificato anche un imprevisto: il perito nominato dal titolare dell'agenzia Mondo Travel ha battuto la testa contro una trave di ferro. Soccorso da un'ambulanza del 118, è stato trasportato all'ospedale “Moscati” di Avellino e ha ricevuto due punti di sutura.