Incidente asilo L’Aquila, il dolore della donna: “Ho provato a fermare l’auto con le mani”
"Me la sono vista passare avanti, ho provato a fermare la macchina con le mani ma non ci sono
riuscita. Ed ha colpito i bambini rompendo la recinzione". Sono le parole della donna, conducente della Volkswagen Passat, che ieri 18 maggio dopo pranzo è piombata sull'asilo di Pile uccidendo un bambino e ferendone altre cinque. La donna ha parlato stamani per la prima volta con il suo avvocato Francesco Valentini. "Mio figlio durante la corsa ha cercato di uscire dalla macchina sbattendo la testa dentro l’abitacolo. Io e tutta la mia famiglia non riusciamo a darci pace, questa tragedia segnerà per la vita. Siamo sconvolti, addolorati". Il ragazzino, 12enne, ha detto di non aver toccato il pulsante del freno a mano. Ma l’auto è partita lo stesso. Ed è finita in tragedia.
La donna è indagata per omicidio stradale
"Le mie figlie hanno visto le drammatiche scene e sono sotto shock: siamo distrutti e addolorati, chiediamo e chiederemo ancora scusa alla famiglia del povero Tommaso e dei bambini feriti". Dice la mamma, ora indagata per omicidio stradale per il tragico incidente nel quale è morto il piccolo Tommaso. La donna, di origini bulgare, vive da tempo in Italia, perfettamente integrata e senza precedenti. È madre di tre figli, di cui due gemelle iscritte alla scuola d’infanzia Primo Maggio.
Giallo sul freno a mano elettronico
Nei prossimi giorni la 38enne sarà sentita dal sostituto procuratore Stefano Gallo. Domani intanto in Procura è previsto l’affidamento dell’incarico sulla perizia tecnica sull’auto all’esperto Cristiano Ruggeri. Uno dei punti centrali sarà l’esame sul freno a mano elettronico – che è a pulsante – e l'obiettivo è capire se fosse stato innescato dalla madre prima di scendere oppure no. "Sono sicurissima di averlo inserito è un gesto istintivo che faccio sempre", ha detto la 38enne.
La decisione sull'autopsia sul corpo del piccolo Tommaso
Sempre in mattinata è in programma una riunione alla presenza dell’anatomopatologo Giuseppe Calvisi per verificare l’eventualità chiesta da investigatori ed inquirenti di evitare la autopsia sul corpo di Tommaso, effettuando una ricognizione cadaverica.
Migliorano le bimbe ferite
Intanto sono in costante miglioramento le condizioni delle due bambine di 4 anni ferite nell'incidente avvenuto nell'asilo aquilano, ricoverate da ieri pomeriggio presso la terapia intensiva pediatrica del policlinico Gemelli di Roma. È quanto si apprende dallo stesso ospedale, dal quale viene fatto sapere che le due bimbe stanno rispondendo bene ai
trattamenti in corso.