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Incidente aereo Torino, polemiche sui rischi ma le Frecce tricolori torneranno a volare lunedì

Il pilota delle Frecce tricolori indagato per l’incidente è rientrato in Friuli ma per ora potrebbe non volare. Il 35enne avrebbe cercato di tenere l’apparecchio all’interno del perimetro aeroportuale, lanciandosi solo all’ultimo momento, ma il “Pony 4″ avrebbe proseguito la corsa verso la strada che costeggia lo scalo torinese.
A cura di Antonio Palma
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Mentre proseguono le indagini per stabilire i motivi del terribile incidente aereo dell’aeroporto di Torino Caselle in cui ha perso la vita una bambina di 5 anni, l’aeronautica militare ha deciso che le Frecce tricolori torneranno ad esibirsi in pubblico lunedì prossimo, 25 settembre, con un sorvolo su Trento e Bolzano anche se lo spettacolo del giorno precedente è stato cancellato. Molto probabilmente della pattuglia acrobatica nazionale non farà parte il Capitano Oscar Del Do’ che era alla guida del velivolo MB-339, il “Pony 4″ che si è schiantato al suolo colpendo la vettura in cui viaggiava la bimba con la sua famiglia.

Il pilota 35enne nei giorni scorsi è rientrato in Friuli Venezia Giulia dove abita ma non sarebbe in condizioni tali da poter affrontare un nuovo volo. Secondo quanto si apprende, è in buone condizioni di salute, nonostante il lancio di emergenza dall’aereo che stava precipitando, ma è ancora turbato per la terribile tragedia. Il pilota, che ha ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura, ha già parlato con gli inquirenti confermando che il motore dell’aereo ha perso potenza, probabilmente a causa di uno scontro con uno stormo di uccelli, un bird strike.

L'impatto con uccelli resti al momento una delle ipotesi più valide. Il problema degli stormi infatti è noto all’aeroporto di Caselle e alcune immagini scattate nei giorni precedenti alla tragedia lo confermerebbero. Sul luogo della tragedia, i carabinieri hanno sequestrato anche i resti di uccelli che saranno analizzati ora insieme ai dati della scatola nera e ai reperti del velivolo e dell’auto. Dalle prime verifiche della Procura sulle comunicazioni nell'aeroporto di Torino, però, pare che non vi fossero allarmi particolari per gli uccelli nelle ore precedenti tanto che il falconiere impiegato per allontanare gli stormi era stato fatto rientrare.

Il pilota invece avrebbe segnalato di avere un problema al motore prima di perdere quota. Dai filmati si vede che l’aererò si stacca dalla formazione subito dopo il decollo senza prendere quota. L’aereo ha poi virato a sinistra, il pilota avrebbe cercato di tenere l’apparecchio all’interno del perimetro aeroportuale lanciandosi solo all’ultimo momento, pochi attimi prima dello schianto. Sotto esame ora anche il piano di sicurezza dell’aeroporto per capire se ogni norma sia stata rispettata. L’aereo infatti avrebbe toccato terra dentro l’area della pista ma poi avrebbe proseguito la corsa strisciando ad altissima velocità sul terreno fino a irrompere sulla strada che costeggia l’aeroporto, impattando contro l’auto con la bimba.

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