Incidente ad Ancona, giovedì le autopsie sui corpi di Lucia e Diego: analisi sulla scatola nera della Bmw
Continuano senza sosta le indagini sull'incidente verificatosi sabato scorso ad Ancona in seguito al quale hanno perso la vita la dottoressa Lucia Manfredi e il marito Diego Duca, soccorritore del 118 dell'ospedale di Perugia: stando a quanto ricostruito finora, una Bmw sarebbe finita ungo la discesa di via Esino contro altri veicoli tra cui una panda che si è schiantata contro una colonnina di metano, provocando anche lo stop alla fornitura di gas nella zona, oltre al decesso della coppia.
Il 61enne alla guida della Bmw risulta indagato per omicidio stradale. "L'auto è impazzita, non la comandavo più. Ci sono due morti? Io non li ho visti", aveva detto il bidello ai presenti subito dopo l'incidente. Per chiarire la dinamica di quanto successo, giovedì 9 gennaio verranno effettuate le autopsie sui corpi di Lucia e Diego, che hanno lasciato un figlio di 10 anni.
La famiglia Manfredi nominerà con ogni probabilità un medico legale di parte per partecipare agli esami che serviranno a chiarire e cause della morte e forse anche parte della dinamica dell'incidente nell'ambito del quale si era danneggiata una cabina di riduzione del metano con conseguente mega-fuga di gas.
Ma accertamenti verranno effettuati anche sulla scatola nera della Bmw che ha originato la carambola mortale, in particolare per capire se c'entra in qualche modo la velocità e le ultime manovre fatte. Un testimone ha visto l'auto scendere a velocità sostenuta lungo la discesa di via Esino ma non ha visto l'impatto con l'utilitaria. Lì il limite è 50 chilometri orari. Sono stati anche sequestrati i cellulari dell'indagato e delle due vittime, e tre vetture, tra cui la Bmw, la Panda e la Lancia Y in sosta rimasta coinvolta nell'incidente.