Incidente A13, la piccola Gioia stava per compiere sei anni: “Era già pronta la festa”
"Siamo sconvolti, il dolore è immenso, non abbiamo parole, quello che è successo è una tragedia immane" ha raccontato a La Tribuna di Treviso la nipote dell’unico superstite dell'incidente sull'A13, M. P., adesso indagato per omicidio stradale.
Sull'autostrada che collega Padova e Bologna, vicino Ferrara, il drammatico scontro di mercoledì 26 settembre ha spezzato la vita di Maria Grazia Forgetta e G.P, 49 e 5 anni, moglie e figlia di Michele.
La piccola avrebbe compiuto sei anni di età pochi giorni dopo, il 2 ottobre. Era già in programma una festa, con tutti gli amici delle elementari: compagni e parenti della coppia e della piccola erano pronti a condividere questo momento di felicità.
La famiglia era molto conosciuta ad Abano Terme, il centro principale delle Terme Euganee, in provincia di Padova. Qui la famiglia si era stabilita da una decina di anni in via Previtali, nel quartiere Città Giardino.
Il papà è ingegnere informatico, Forgetta era casalinga impegnata con il centro comunale "Gino Strada", in cui era impegnata in attività a favore dei più anziani. Qui anche la figlia della coppia era impegnata in piccoli lavori: faceva dei quadretti, colorava e dipingeva.
L’incidente risultato fatale per la mamma e la bambina è avvenuto in prossimità dei caselli di Ferrara Nord e Ferrara Sud, al chilometro 40 dell'A13, direzione Sud. L'automobile Saab con al volante l'uomo si è schiantata direttamente contro un tir, fermo in colonna per un incidente.
Il pubblico ministero Stefano Longhi ha aperto un fascicolo d'inchiesta sulla vicenda: i corpi delle due vittime sono già stati sottoposti ad una semplice ricognizione. Al momento non è prevista l'autopsia sulle salme delle due vittime: la Procura di Ferrara ha disposto una perizia cinematica, che permette di ricostruire la dinamica degli incidenti stradali e le loro cause.