Inchiesta Sogei, sequestrati altri 100mila euro all’ex dg Paolino Iorio: pm di Roma chiede il carcere
Altri 100 mila euro, provento di tangenti, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza nell'abitazione di Paolino Iorio, ex direttore generale Business di Sogei, ai domiciliari insieme a un imprenditore per l'accusa di corruzione.
La presenza dei soldi sarebbe stata segnalata agli investigatori dallo stesso indagato arrestato lunedì in flagranza mentre intascava una mazzetta di 15 mila euro con l’imprenditore Massimo Rossi, responsabile legale delle aziende Italware S.r.l. e Itd Solution Spa. "Non so come ci siano finiti quei soldi nella mia giacca", si è difeso Iorio.
Per il manager ora la Procura di Roma ha chiesto in realtà al gip il carcere dopo avergli contestato la cancellazione dei filmati delle telecamere di sicurezza di casa. Mancherebbero le registrazioni degli ultimi 15 giorni. Dal canto suo Iorio non ha preso parte all'udienza di convalida perché "aveva già fornito la sua versione dei fatti nel corso di un interrogatorio investigativo" martedì 15 ottobre, quando è stato ascoltato dai pm capitolini Lorenzo Del Giudice e Gianfranco Gallo, fornendo una sua versione dei fatti. Il giudice si è riservato sulla richiesta.
I legali dell’ex dg di Sogei, Giorgio Perroni e Bruno Andò, hanno poi spiegato che i soldi consegnati da Rossi a Iorio costituivano "la remunerazione per diverse attività consulenziali nell’ambito dello scenario dell’Information Technology mondiale riguardanti piattaforme informatiche hardware e software".
Secondo la linea difensiva quindi lo scambio non sarebbe riconducibile alla funzione dell'indagato. "Inoltre, nessun atto o intervento di qualsiasi tipo è stato mai compiuto da Iorio per favorire o anche semplicemente per agevolare le società di Rossi nelle gare alle quali queste ultime hanno partecipato".
Intanto Sogei si è già mossa e il cda ha deliberato la revoca immediata di tutte le cariche, gli incarichi e le procure conferite a Paolino Iorio. I vertici societari saranno ascoltati la prossima settimana dalla Commissione parlamentare di vigilanza sull'Anagrafe tributaria "nell'ambito dell'indagine conoscitiva già avviata".