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Inchiesta Sesa, la procura chiede a Fanpage.it le fonti. Beppe Giulietti: “Inaccettabile”

Il presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Giuseppe Giulietti, oggi ha fatto visita alla redazione di Fanpage.it per testimoniare la sua solidarietà a seguito della richiesta della Procura di Rovigo di rendere pubbliche le fonti del team “Backstair” dopo la pubblicazione dell’inchiesta Sesa.
A cura di Antonio Palma
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"Chi fa le inchieste coraggiose deve essere protetto non può essere molestato" così il presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Giuseppe Giulietti, ha commentato la richiesta della Procura di Rovigo di rendere pubbliche le fonti del team "Backstair" di Fanpage.it dopo la pubblicazione dell'inchiesta Sesa sul business del compost in Veneto. "La redazione ha fatto bene a respingere ogni richiesta di conoscenza delle fonti e forse è arrivato il momento persino di fare azioni giudiziarie per chiedere la tutela delle redazioni"  ha aggiunto Giulietti. Per testimoniare la propria vicinanza al giornale, Giulietti oggi ha fatto visita alla redazione insieme al rappresentante del Sindacato unitario giornalisti della Campania, Claudio Silvestri, al responsabile campano di Articolo 21 e al presidente unione cronisti della Campania, Sandro Ruotolo.

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Poco prima in redazione, per una intervista, era  arrivato anche Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e a lui Giulietti si è rivolto per incoraggiarlo a mettere mano alle normative in materia di giornalismo. In primis la legge contro le querele bavaglio. "La visita del presidente del Consiglio è un segnale positivo per chi contrasta mafie e malaffare. Ora, tuttavia, è necessario una scatto di qualità e l'immediata approvazione delle leggi contro le querele bavaglio e per la tutela del segreto professionale. Bisogna cominciare a punire chi ‘molesta' il diritto di cronaca e il diritto dei cittadini ad essere informati", ha dichiarato Giulietti. Nel corso della presentazione del rapporto presentato dal Comitato di inchiesta contro la camorra presieduto da Sandro Ruotolo, una delegazione della Fnsi iknfatti ha consegnato alla segreteria del premier le proposte elaborate dagli Stati Generali dei giornalisti, sollecitando l'abrogazione dei tagli al fondo per l'editoria e l'adozione del solo criterio della ‘rilevanza sociale' nella valutazione delle intercettazioni pubblicabili.

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