Incendio a Prato, due morti carbonizzati nel poligono di tiro, anche un ferito grave

Le due vittime sarebbero rimaste intrappolate all’interno del Poligono di Galceti. Sul posto vigili del fuoco, forze dell’ordine e ambulanze. Le fiamme si sono rapidamente propagate arrivando alla vegetazione che si trova nell’area circostante.
A cura di Biagio Chiariello
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Dramma nel pomeriggio di oggi, venerdì 26 luglio, a Prato. Intorno alle 17 è scoppiato un incendio a Galceti, al ‘Tiro a Segno Nazionale’. Il bilancio è drammatico: due morti ed un ferito. Sul posto stanno operando i vigili del fuoco, i mezzi sanitari e anche l'elisoccorso.

Al momento non si conoscono le cause dell’incendio che si è esteso anche verso la zona di vegetazione attigua al poligono.

Inizialmente si era diffusa la notizia relativa alla conferma di due dispersi: purtroppo la speranza di ritrovarli viva è durata poco. Le ricerche hanno portato all’epilogo peggiore. I corpi carbonizzati dei due uomini sono stati rinvenuti all’interno della stessa struttura.

Il ferito è un uomo di 46 anni, direttore di tiro al poligono, il quale, dopo l’incidente, è stato intubato e trasportato in ambulanza all’ospedale Santo Stefano. Le sue condizioni sarebbero gravi: dovrebbe esser poi trasferito al centro grandi ustionati di Cisanello a Pisa.

Sul posto è arrivata anche la sindaca Ilaria Bugetti. Sono intervenute almeno dieci squadre di volontariato antincendi boschivi e due elicotteri della flotta regionale visto che la zona dove l'incendio è divampato è di alto pregio ambientale con la presenza anche di casa non troppo distanti dal fronte delle fiamme.

Ci sono anche due direttori delle operazioni per il coordinamento di tutte le attività. Si sta valutando l'invio di ulteriori squadre e mezzi aerei, mentre il Comune ha predisposto un’ordinanza di chiusura fino alla giornata di domani del Parco di Galceti.

Nello stesso poligono di tiro di Galceti, nel 2006 ci fu un incidente mortale molto simile: un incendio devastò la struttura e un uomo di 75 rimase gravemente ferito. Un mese e mezzo dopo morì nel reparto grandi ustionati dell'ospedale Gaslini di Genova.

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