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Incendio a Cavarzere nel Veneziano: è bruciata la storica fabbrica di biciclette della Bottecchia

L’incendio divampato ieri a Cavarzere (Venezia) ha semidistrutto la fabbrica della Bottecchia Cicli. Uno dei più importanti marchi di biciclette italiani. 45 dipendenti dell’azienda (su 60 totali) finiranno in cassa integrazione. L’ad di Fantic Motor: “Produzione ferma per tre mesi”.
A cura di Lorenzo Bonuomo
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Fonte: Vigili del fuoco
Fonte: Vigili del fuoco

L'incendio è divampato ieri intorno alle ore 16.00 nel magazzino della "Bottecchia Cicli" a Cavarzere, nel veneziano, storica azienda italiana produttrice di biciclette da corsa, mountain bike e bici elettriche. Una densa e imponente colonna di fumo nero, visibile a distanza di chilometri, ha sovrastato i 6mila metri quadri del capannone per ore.

Le fiamme hanno impegnato i Vigili del fuoco locali (provenienti da Cavarzere, Adria, Rovigo, Piove di Sacco e Mestre) per tutta la notte con quattro autopompe, tre autobotti, due autoscale e 25 operatori.

Essendo chiusa la fabbrica di domenica, nessun dipendente della Bottecchia Cicli è rimasto coinvolto nell'incidente. Attualmente l'azienda conta un totale di circa 60 dipendenti. 45 di loro, finiranno in cassa integrazione.

In serata è arrivato sul posto anche Mariano Roman, amministratore delegato della Fantic Motor, gruppo a cui appartiene la ditta semidistrutta dall'incendio: "La produzione non potrà riprendere prima di tre mesi, essendo andati distrutti i componenti in arrivo dall'Asia, i cui tempi di consegna sono imprevedibili", ha detto l'ad, parlando anche di cause accidentali all'origine del rogo.

“Invito tutti i cittadini a chiudere le finestre e ad evitare di avvicinarsi al rogo, in attesa di capire se vi è un rischio per la salute pubblica. Si prega massima collaborazione!”, è stato invece il commento diffuso su Facebook da Pierfrancesco Munari, sindaco di Cavarzere, che in un post successivo ha criticato l'atteggiamento dei curiosi, colpevoli – a sua detta – di intralciare le operazioni dei soccorsi.

Nelle prossime ore, è atteso il responso degli esami sulla qualità dell'aria effettuati dall'Arpav nella zona.

In fiamme un marchio storico

La Bottecchia Cicli rappresenta un'istituzione per professionisti e appassionati di ciclismo. Il marchio vanta infatti quasi un secolo di storia: l'azienda è stata fondata nel 1926 da Ottavio Bottecchia, il primo italiano vincitore di un Tour de France, nel 1924. L'impresa venne bissata l'anno seguente.

Nel corso dei decenni, molti altri campioni di ciclismo, italiani e non, hanno legato il loro nome alle biciclette della Bottecchia Cicli: tra questi si ricordano Gianni Motta, Beppe Saronni, Rudi Altig (vincitore del mondiale su strada del 1966), Greg Lemond  (trionfatore della Grande Boucle nel 1989) e più recentemente Stefano Garzelli (ex compagno di Marco Pantani nella Mercatone Uno e vincitore del Giro d'Italia nel 2000).

Alla Bottecchia Cicli si deve anche la produzione del modello di bici pieghevole "Graziella", vero e proprio status symbol degli anni '60.

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