Incendi sul Carso e in Versilia, a Massarosa 500 evacuati, A4 ancora chiusa: i roghi non danno tregua
L'Italia brucia, da nord a sud sono centinaia gli interventi dei vigili del fuoco per gli incendi boschivi che, in molti casi, sono andati fuori controllo lambendo anche abitazioni e infrastrutture come a Massarosa e sul Carso dove da due giorni le fiamme non danno tregua.
A Massarosa, nonostante l'impiego di decine di vigili del fuoco e diversi mezzi aerei tra elicotteri e Canadair, il fronte di fiamma ha continuando ad avanzare anche durante la notte appena trascorsa costringendo i soccorsi a evacuare circa 500 persone anche se fortunatamente per ora non si registrano feriti.
Al momento una prima stima parla di oltre 600 ettari di bosco e olivete andati distrutti ma le fiamme purtroppo divampano ancora tanto che il fumo è visibile in tutta la Versilia.
Al momento il rogo non è ancora sotto controllo. A Massarosa, a causa del vento, i fronti di fiamma si sono rinforzati e sono arrivati fino agli abitati di Miglianello, Pieve a Elici e Montigiano, coinvolgendo anche gli insediamenti di fondo valle. Inoltre durante la notte sono avvenute diverse esplosioni di serbatoi di Gpl.
Il fronte dell‘incendio risulta spezzato in diversi focolai sparsi e ha interessato anche il territorio del comune di Camaiore.
Sono state fatte evacuare tutte le famiglie le cui case sono minacciate dalle fiamme. Una parte, circa 80 persone, sono state alloggiate presso la scuola a Massarosa, molte altre in altre strutture o accolte presso parenti ed amici. A questo proposito il Consorzio turistico Versilia ha offerto ospitalità agli sfollati di Massarosa.
"Nelle prossime ore i vigili del fuoco anche con l'utilizzo di elicotteri e droni effettueranno una ricognizione della situazione nelle varie frazioni per poi poter eventualmente procedere con gli eventuali rientri nelle abitazioni" fanno sapere dal comune di Massarosa.
Incendio sul Carso, appello agli abitanti di Monfalcone: "Restate in casa"
Situazione altrettanto grave per l'incendio sul Carso dove Vigili del fuoco del Friuli Venezia Giulia sono al lavoro con Forestale e Protezione civile ininterrottamente da ore per contenere il rogo divampato ieri mattina. Anche qui evacuate una ventina di abitazioni a Doberdò del Lago, nel goriziano e il fumo è visibile a chilometri di distanza e sta creando disagi enormi.
A causa dell'elevata presenza di fumo è stato chiuso l'impianto di Fincantieri a Monfalcone e la sindaca Cisint ha invitato a non uscire di casa ed emesso una ordinanza che impone a chiunque di indossare all'esterno la mascherina FFP2. Non si terrà il mercato e non verrà svolta alcuna attività all'aperto per i centri estivi.
In città infatti si sono registrati picchi di 1.600 microgrammi per metro cubo di Pm10 quando limite giornaliero è di soli 50 microgrammi.
Chiuso ancora il tratto dell'autostrada la A4, nel tratto fra Redipuglia e Sistiana, la strada del Vallone e la ferrovia Venezia-Trieste nel tratto Monfalcone-Duino Aurisina. Al momento, fa sapere Anas, sono chiuse la 14 Racc "della Venezia Giulia", la SS55 "Dell'Isonzo" e la carreggiata lungo la RA13 "Raccordo Autostradale A/4" tra il km 0,500 ed il km 0,000, in direzione Venezia. Rimane aperta al traffico la strada statale 14 nel tratto che collega Monfalcone a Trieste, con traffico intenso.
Ferma anche la circolazione ferroviaria tra Trieste e Monfalcone e non riprenderà almeno fino alle 16:00. Lo rende noto Trenitalia precisando che è attivo un servizio sostitutivo con 6 bus da Monfalcone a Bivio Aurisina e viceversa.