Incendi in Sardegna, 600 persone evacuate a Posada e Siniscola: 4 i feriti
Un'estate, quella di quest'anno, che continua purtroppo all'insegna di eventi naturali catastrofici. Dopo la Sicilia e la Puglia, brucia ancora la Sardegna. I vigili del fuoco sono ancora al lavoro per evacuare la popolazione colpita e domare gli incendi boschivi divampati nella giornata di ieri, quando sono stati segnalati sull'isola roghi tra Monte Longu e San Giovanni che hanno interessato la costa nord orientale del territorio.
Il cielo si è oscurato a causa delle fiamme tra Posada e Siniscola, dove sono state evacuate almeno 600 persone. A rendere ancora più difficili le operazioni per lo spegnimento dell'incendio, il vento di Maestrale che in questi giorni non accenna a diminuire costringendo le autorità a chiedere l'evacuazione di centinaia di civili. Nei roghi, secondo quanto accertato, sono rimaste ferite 4 persone
Sale a 4 il bilancio dei feriti per i roghi in Sardegna
Sale a 4 il bilancio dei feriti nei diversi incendi che hanno devastato l'isola. Oltre al pensionato travolto dallo scoppio di una bombola, un'anziana di 78 anni di Bolotana è rimasta ustionata alle braccia e alle gambe dalle fiamme a San Giovanni di Posada. Trasportata dal 118 all'ospedale di Olbia, le sue condizioni non sono gravi. La pensionata sarebbe rimasta dentro casa durante l'incendio, poi sarebbe uscita in strada dove è stata trovata ieri sera intorno alle 20 con diverse ustioni dagli uomini della Croce rossa.
L'altra persona rimasta ferita è un vigile del fuoco che si è procurato una distorsione al ginocchio nelle operazioni di spegnimento dell'incendio scoppiato al Poetto di Quartu.
Secondo l'European Forest Fire Information System in Italia, quest'anno sono andati in fumo già 56mila ettari boschivi con 177 grandi incendi che si sono sommati agli eventi estremi registrati in questi mesi. Stando ai dati dell'European Severe Weather Database, dal primo giugno al 5 agosto di quest'anno ci sono stati in Italia 1.805 eventi estremi, almeno 27 al giorno. Dal primo luglio fino al 5 agosto sono stati ben 1.335, circa 37 al giorno contro i 21 del 2022. L'emergenza, causata da politiche ambientali poco accorte e dal cambiamento climatico, è ormai più che mai evidente.
Continuano gli interventi dei vigili del fuoco: la situazione in Sardegna
Nel frattempo, i vigili del fuoco continuano a fare i conti con la situazione del pomeriggio di ieri a Monte Longu di Posada. Le fiamme, spinte dal vento di maestrale, si sono propagate verso Siniscola e il centro balneare de La Caletta. Il fuoco è arrivato a ridosso delle case e alcune sono state evacuate.
Sulla strada statale 131 ‘Diramazione Centrale Nuorese’ è stato provvisoriamente chiuso il tratto dal km 92 al km 145 tra Siniscola e Olbia. Circa 600 le persone costrette per precauzione a lasciare le abitazioni. Gravissimi i danni nella zona di Feraxi: quattro aziende agricole sono state devastate dal fuoco delle ultime ore. Fiamme anche sugli agrumeti e su una fattoria.
Provate dagli incendi anche Porto Corallo a Villaputzu e San Priamo, Quartu e Molentargius, nei pressi di Cagliari. Sono almeno 11 gli aerei antincendio al lavoro nella regione. "Il Governo – scriveva ieri su Twitter il vicepremier Antonio Tajani – non lascerà soli i territori colpiti dal fuoco. Eventuali responsabili saranno puniti".
Oggi Cdm su aumento della pena per i piromani
Mentre le autorità promettono la messa in sicurezza del territorio, il governo cerca di correre ai ripari almeno per gli incendi e nel Consiglio dei ministri di oggi proporrà un aumento della pena per i piromani: chi appiccherà il fuoco nei boschi potrà essere punito con 6 anni di carcere. La condanna sarà aumentata di un terzo in caso di incendio appiccato per "trarne profitto".