Incendi Carso, nuovi focolai: notte difficile in Slovenia, residenti costretti a lasciare casa
Sul fronte degli incendi, se da un lato i focolai sul Carso triestino sembrano sotto controllo, in Slovenia è stata una notte difficile. Ieri l’incendio di enormi dimensioni che da giorni infuria sul Carso sloveno si è ulteriormente espanso: la televisione pubblica di Lubiana riferisce che militari, vigili del fuoco e volontari stanno lavorando senza sosta per spegnere le fiamme. L’incendio preoccupa in particolare nelle aree vicino a Cerje e Trstelje. Secondo i media locali starebbero comparendo nuovi focolai tanto che la giornata di oggi potrebbe essere molto impegnativa per le forze dispiegate sul terreno. Sono già 11 gli elicotteri attivi sulla zona e dovrebbe arrivare anche un Canadair croato.
Secondo Radio Slovenia, i residenti di dieci villaggi nei comuni di Rence-Vogrsko e Miren-Kostanjevica sono stati costretti a lasciare le loro case per la notte: a qualcuno poi è stato permesso di tornare, mentre ad altri è stato impedito a causa del fumo denso sulla zona. Molte persone hanno trascorso la notte in un centro di raccolta appositamente allestito.
Tornando in Italia, appare oggi sotto controllo l’incendio divampato ieri a Savogna, in Friuli, ma problemi si verificano ancora in Val Resia, dove resistono focolai e sono ancora interrotti i collegamenti. Oggi sulla zona opereranno un Canadair e due elicotteri; uno di questi ultimi farà anche alcuni lanci d'acqua a Pulfero (Udine) per spegnere definitivamente l’incendio di ieri.
In Val Resia è atteso oggi per un sopralluogo il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con deleghe alla Protezione civile e alla Salute, Riccardo Riccardi. Ieri Riccardi ha firmato un decreto per un ulteriore impegno di spesa pari a 838 mila euro a carico del Fondo regionale per la protezione civile. Le condizioni atmosferiche continueranno a essere particolarmente favorevoli all'innesco di nuovi incendi anche per i prossimi giorni, con temperature che raggiungeranno i 40 gradi, e questa condizione determinerà la necessità di incrementare il numero di interventi per far fronte ai focolai.