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Incendi in Italia, gli aggiornamenti

Incendi a Messina: città accerchiata dalle fiamme: evacuate case e Università

Scenario apocalittico nella città dello Stretto. Almeno 14 roghi sulle colline che la circondano diversi canadair in azione, strade chiuse, sgomberata la cittadella universitaria dell’Annunziata e diverse abitazioni.
A cura di Biagio Chiariello
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Un infermo di fuoco a Messina: la città è accerchiata dalle fiamme da circa 24 ore e la situazione non sembra destinata a migliorare nel breve tempo. Sono ben 14 gli incendi sulle colline che sovrastano le abitazioni. Le zone più a rischio sono in contrada Catanese, nella parte nord, per la quale l'unità di crisi attivata in Prefettura ha ordinato l’immediata evacuazione degli abitanti. Sgombrata anche la cittadella universitaria dell’Annunziata: le fiamme stanno per arrivare nell’area del maneggio dell’Ateneo e della facoltà di Veterinaria. Proprio all’interno dell’area universitaria,  una donna in preda al panico avrebbe cercato di sfidare la sorte per raggiungere i suoi familiari nonostante l’incendio: “Ci sono i miei fratelli”, avrebbe gridato mentre correva tra le colline, secondo quanto scrive StrettoWeb. Per fortuna le forze dell’ordine sono riuscite a dissuaderla dal folle gesto.

Ed è caos sull’A18, chiusa in entrambe le direzioni a causa di un incendio nel tratto compreso tra lo svincolo di Roccalumera e la barriera di Messina sud. Per i roghi si sono registrati vari tamponamenti e code, due persone, di cui una incinta sono state trasportate in ospedale. Chiusa la galleria di collegamento tra Giostra e Annunziata. Altri incendi gravi a Mili San Pietro, nella zona sud, e ad Alì. Le fiamme hanno abbattuto diversi pali della luce togliendo la corrente elettrica alle pompe che servono i serbatoi dell’Azienda Acqua: in molti centri collinari dunque non c’è acqua. In città aria irrespirabile e pioggia di cenere che arriva dalle colline.

Vigili del fuoco, Forestale e Protezione civile non si sono mai fermati, anche grazie all’aiuto di tre canadair che stanno cercando di circoscrivere gli incendi. E non mancano le polemiche. Il sindaco di Messina, Renato Accorinti: L’autocombustione non esiste, abbiamo la certezza che dietro questi atti ci sia la mano dell’uomo, che causa danni irreparabili e rischi incalcolabili”. Poi ha aggiunto: “Mi auguro che si prenda coscienza della gravità di tali comportamenti”.

Sul dramma di Messina si è espresso anche Fiorello:

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