video suggerito
video suggerito

Inail: calano le morti bianche e gli infortuni sul lavoro

Le persone morte sul lavoro durante il 2010 sono state 980 (-6,9% rispetto al 2009). In calo anche gli infortuni (-1,9%).
A cura di Alfonso Biondi
5 CONDIVISIONI
Morti sul lavoro

Morti sul lavoro mai così basse dal secondo dopoguerra. Il dato è senza dubbio incoraggiante e a diffonderlo è l'Inail, l'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. L'anno scorso le persone morte sul lavoro sono state 980: rispetto alle 1.053 del 2009 si tratta di un 6,9% in meno. In calo anche gli incidenti: 15mila in meno rispetto all'anno precedente, per un totale di 775mila casi (-1,9%).

I dati derivano dalle prime stime preliminari sull'andamento infortunistico 2010; hanno quindi un carattere ancora ufficioso, ma senza dubbio il bilancio che si intravede è estremamente positivo. Ed il risultato non va affatto banalizzato sostenendo che ci sono meno morti perché c'è meno lavoro: basti pensare, infatti, che solamente 10 anni fa le persone morte sul lavoro ammontavano a circa 1.500 unità. Una cifra altissima rispetto a quella di cui oggi discutiamo. I dati confermano senza dubbio una maggiore attenzione delle aziende italiane in prevenzione.

Per quanto riguarda i settori di attività, in base a quanto riportato dall'Inail sul suo sito ufficiale, si osserva come i casi mortali siano in calo nell'industria (-8,6%, da 487 casi a 445) e nelle costruzioni (-10,5%). In flessione anche le morti in agricoltura (-10,2% ), mentre la diminuzione meno pronunciata è quella che riguarda i servizi (-4,1%, comunque 18 vittime in meno rispetto al 2009).

Il calo degli infortuni, invece è lievemente più pronunciato nell'industria (-6,1%), dove prosegue la forte perdita di posti di lavoro (-2,9% di occupati rispetto al 2009), rispetto all'agricoltura (-4,9%), peraltro in lieve crescita occupazionale (+0,7%). Positivo il dato del settore costruzioni, con gli infortuni in calo del 7,3% a fronte di un'occupazione praticamente stabile (-0,1%). Un aumento contenuto (+1,3%) si registra, infine, nei servizi, dove l'andamento occupazionale è in leggera crescita (+0,4%).

Da un punto di vista geografico le morti sono in calo soprattutto al Centro (-11,8%). Per quanto riguarda gli infortuni non mortali, invece, il primato spetta al Sud che fa registrare un incoraggiante -3,2%. Anche al Centro e al Nord, però, se ne registra una diminuzione rispettivamente dell'1,8% e dell'1,5%.

Insomma dopo i dati drammatici sulla disoccupazione giovanile, stavolta possiamo dire che le statistiche ci hanno regalato una bella notizia.

5 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views