In Veneto torna Veloman, l’uomo che distrugge gli autovelox tagliando le colonnine con un flessibile
Un nuovo "supereroe" si aggira per la strade del Veneto: si fa chiamare Veloman e la sua "missione" è quella di danneggiare le colonnine degli autovelox del Polesine, segandole alla base con un flessibile prima di darsi alla fuga. L'uomo, la cui identità è ancora sconosciuta, è tornato a colpire nella notte tra il 3 e il 4 gennaio distruggendo il velox che si trova in Romea, nel territorio comunale di Rosolina, poco distante dalle svincolo per Albarella.
Non si tratta di un episodio isolato. Al contrario, Veloman ha già colpito ripetutamente: tra il 28 e il 29 maggio e tra il 1° e il 2 novembre a Giacciano; a Mazzorno Destro, l'ignoto ha danneggiato una colonnina nella notte tra il 5 il 6 agosto scorso e nella notte tra il 25 e il 26 dicembre; a Bosaro tra il 18 e il 19 luglio scorsi e prima ancora tra il 18 e il 19 maggio; a Corbola nella notte tra il 25 e il 26 dicembre. Insomma, otto assalti in sette mesi, per la gioia di molti automobilisti e la rabbia degli amministratori locali.
Si tratta ormai di un fenomeno che, per dimensioni e frequenza, non conosce pari a livello nazionale, sebbene alcuni episodi simili si siano verificati in altre province. Un personaggio che ha indotto anche il Sulp, il Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale, a prendere posizione condannando gli atti ma sottolineando la necessità di una riflessione sugli strumenti di controllo della velocità e sull'efficace impiego della Polizia Locale. Vista la simpatia che Veloman suscita nella popolazione il sindacato ha rimarcato la sua contrarietà all'abuso di certe forme di controllo della velocità, "spesso impostate più con l'obiettivo di finanziare le casse degli enti locali che di garantire la sicurezza stradale effettiva". Il personale della Polizia Locale, sottolinea il Sulpl, si trova spesso costretto a un ruolo di esattore, trascurando l'effettivo controllo del territorio e mettendo a rischio la sicurezza.