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In una palestra senza letti né riscaldamento: così vivono decine di terremotati umbri da 40 giorni

La denuncia della parlamentare Elisabetta Piccolotti: a 40 giorni dal terremoto di Umbertide del 9 marzo decine di sfollati, soprattutto stranieri, vivono ancora in una palestra senza letti, cucina, riscaldamento. “Presto interrogazione parlamentare al ministro Piantedosi”.
A cura di Davide Falcioni
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I riflettori sul terremoto di Umbertide del 9 marzo scorso si sono spenti poche ore dopo il sisma ed è forse anche per questo che, a oltre un mese di distanza da quella scossa di magnitudo 4.6 che "buttò" in strada centinaia di persone, decine di sfollati non hanno trovato ancora una sistemazione dignitosa ma sono alloggiati in una palestra comunale senza riscaldamento, senza la possibilità di usufruire di una cucina, senza privacy neppure nelle docce e dormendo su delle brandine.

A sollevare il caso è la parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra Elisabetta Piccolotti. La deputata, umbra di origine e in passato assessora comunale della vicina città di Foligno, questa mattina si è recata ad Umbertide nella frazione di Pierantonio, tra le più colpite dal sisma di quasi 40 giorni fa. "Nella palestra comunale – ha fatto sapere – sono ancora alloggiate circa quaranta persone rimaste senza casa da allora. E ho trovato una situazione intollerabile".

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Si dorme al freddo sulle brandine

Nella struttura, nonostante gli sforzi degli operatori, "manca quasi tutto e la sensazione è che la disorganizzazione stia pesando soprattutto sulle spalle dei più fragili. Le persone dormono su brandine, fa freddo perché la palestra è poco riscaldata, la promiscuità è totale, le docce non hanno tende e non c’è nemmeno un bidet, non c’è alcuna privacy, non è stato permesso agli sfollati di utilizzare una cucina presente in una struttura vicina per le più elementari necessità e ci sono anche alcuni bambini. Una di loro è diabetica e deve conservare i medicinali in frigorifero, ma nella palestra non ce ne sono".

Elisabetta Piccolotti con una terremotata di Umbertide
Elisabetta Piccolotti con una terremotata di Umbertide

Sebbene la gran parte dei circa 600 sfollati di Umbertide abbia trovato ospitalità da amici e parenti, o affittando altre abitazioni, una quarantina di persone straniere sono rimaste nella palestra comunale. "Il contributo erogato dopo la concessione dello Stato di emergenza – spiega ancora Piccolotti – è insufficiente. È normale quindi che gli sfollati tutti temano per il futuro: alcuni di loro hanno paura di rimanere senza contributo tra un anno e per di più con mutui ventennali a carico per le case inagibili".

Piccolotti: "Presto interrogazione parlamentare al ministro Piantedosi"

"Il governo – conclude la parlamentare – dovrebbe dare maggiori rassicurazioni per gli anni a venire, invece tutto sembra nebbioso. Il prezzo più alto, come sempre, lo pagano i più poveri che sono i più preoccupati. Una situazione intollerabile considerato che è passato più di un mese dal terremoto e che in questo tempo si sarebbero potute montare delle casette di legno o reperire delle stanze in albergo. Farò presente tutto questo sia al prefetto di Perugia e al Ministro Piantedosi con un’interrogazione perché si trovi subito una sistemazione dignitosa a queste persone".

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