In semilibertà non si presenta a lavoro, caccia a “Johnny Lo Zingaro”
È caccia all’uomo da alcune ore tra Liguria e Piemonte dopo che Giuseppe Mastini, ergastolano 57enne che terrorizzo Roma negli anni 70, non si è presentato a lavoro a cui era destinato in regime di semilibertà facendo sospettare una fuga. Conosciuto con il nome "Johnny lo Zingaro", Mastini aveva lasciato il carcere di Fossano, in provincia di Cuneo, venerdì mattina per recarsi al lavoro a Cairo Montenotte, in provincia di Savona, dove però non è mai arrivato. Dopo alcune ore è scattato l’allarme visto che se entro stasera non farà rientro in carcere sarà considerato ufficialmente un evaso.
Le forze dell'ordine hanno iniziato a cercarlo in tutta la zona diramando sue foto e descrizione anche se il reato di evasione scatta formalmente solo in serata. Dopo aver scontato parte della pena all’ergastolo inflittagli nel 1989, “Johnny” era stato destinato dal tribunale di sorveglianza al lavoro fuori dal carcere presso la scuola di polizia penitenziaria di Cairo Montenotte. Questa mattina però non si è presentato e dalle 8 si sono perse le sue tracce.
Del resto il suo curriculum criminale è molto ampio e conta una lunga serie di morti ammazzati, compreso un poliziotto, senza contare che Mastini ha già tentato rocambolesche evasioni negli anni ’80. Dal penitenziario evase due volte: prima da quello di Casal del Marmo, poi da quello dell'isola di Pianosa. Famosa e drammatica la sua fuga durante una licenza premio di qualche ora per buona condotta nel 1987: Mastini rubò diverse auto e mise a segno alcune rapine, sparando anche contro agenti e carabinieri prima di arrendersi.