In sedia a rotelle dopo un incidente, viene truffato dal suo avvocato: “Mi ha sottratto 405mila euro”
Si era rivolto a un avvocato dopo un incidente che lo ha costretto in sedia a rotelle. Alla fine il professionista, nonché amico di lunga data, lo ha raggirato per 13 anni sottraendogli 405mila euro. Una truffa che ora è stata smascherata e che ha raccontato la vittima, una guardia giurata, al programma tv Storie Italiane su Rai 1: "La cosa che fa più male è il tradimento di una amicizia".
La vittima Luigi Carrassi ha raccontato che si trovava a bordo di un portavalori quando è rimasto coinvolto in un violento schianto: da quell'incidente è su una sedia a rotelle. Allora, ovvero 13 anni fa, aveva affidato la pratica per ottenere un risarcimento al suo avvocato e grande amico. O almeno così credeva che fosse perché alla fine lo ha truffato per oltre 400mila euro. Ma come è stato possibile tutto questo?
La guardia giurata ha sottolineato: "É riuscito a farlo in virtù di un’ampia procura speciale che mi ha fatto firmare a suo favore". Avrebbe detto che si trattava di un accordo per l'assicurazione invece era tutt'altro: "In quel momento mi trovavo presso un centro di riabilitazione. Il mio aspetto morale non era dei migliori per questo ho firmato senza guardare".
L'avvocato gli avrebbe riferito che "l’accordo era di 650mila euro e che avrei ricevuto delle provvisionali e poi con il tempo la liquidazione del risarcimento, questo è successo circa un anno dopo l’incidente". Invece l'avvocato avrebbe gestito "degli importi destinati a me di 570mila euro, a me ne sono pervenuti solo 165mila euro, il resto li ha intascati lui".
Quello che scoprono i veri avvocati di Luigi Carrassi sarebbero ben altro: i legali scoprono che nessuna causa era mai stata iscritta al Tribunale di Foggia, così "abbiamo gli abbiamo consigliato di fare un esposto al consiglio distrettuale di disciplina che è il nostro organo competente. L’assicurazione ci ha confermato che a causa della procura speciale doveva corrispondere l’importo a favore del difensore". Proprio quel pezzo di carta firmato dalla vittima credendo di essere un'assicurazione. La vittima ha così presentato due querele. La Procura sta facendo tutti gli accertamenti del caso: la pratica è in fase istruttoria.