In quale carcere sconterà la pena Matteo Messina Denaro, al 41 bis con altri boss di Cosa Nostra
Sarà un detenuto del carcere dell'Aquila Matteo Messina Denaro, il boss di Cosa Nostra arrestato ieri, lunedì 16 gennaio, dopo 30 anni di latitanza. L'ultimo dei corleonesi in fuga sarà sottoposto al 41 bis insieme a Filippo Graviano, Carlo Greco e Ignazio Ribisi, alcuni dei nomi noti di Cosa Nostra.
La struttura carceraria dell'Aquila è pensata per non permettere ai detenuti del 41 bis di incrociarsi: gli uomini sono 160 tra criminali della mafia, della ‘ndrangheta (come Pasquale Condello) e della camorra (come Paolo Di Lauro e Ferdinando Cesarano), le donne sono 12 tra ‘ndranghetiste e camorriste.
Il polo italiano del 41 bis è stato messo in piedi dopo il terremoto dell'Aquila con l'obiettivo di garantire una struttura che non consentisse il contatto tra detenuti condannati per mafia. Messina Denaro sarà destinato all'Aquila non solo per il regime di carcere duro, ma anche per continuare le terapie mediche necessarie. Qui, infatti, esiste un buon reparto di medicina oncologica presso il quale il boss continuerà ad essere seguito.
A differenza degli altri penitenziari che hanno l'area del 41 bis come quelli di Sassari, Nuoro e Tolmesso, quello dell'Aquila permetterebbe spostamenti facili da Roma in vista di futuri numerosi interrogatori dei pm relativi agli affari di Cosa Nostra.
Le condizioni di salute del boss sono state dichiarate "compatibili con il carcere" anche nel corso della conferenza stampa del Comando Legione Carabinieri Sicilia di Palermo. "Sarà sottoposto da subito al 41 bis" avevano chiarito le autorità rispondendo alle domande dei giornalisti in sala. "Matteo Messina Denaro continuerà comunque ad essere curato come tutti i cittadini" hanno poi concluso.
Dopo l'arresto, le forze dell'ordine hanno sequestrato l'intera cartella clinica relativa al boss che si era presentato col nome di Andrea Bonafede presso la clinica "La Maddalena" di Palermo.