In Puglia sono finiti i vaccini anti-Covid. I medici di base: “Assicurate almeno dosi per richiami”
Prima in Italia, ma a secco di dosi. La Puglia scala la classifica delle regioni con più somministrazioni (93,3 per cento) superata solo dal Veneto con il 93,6 per cento, ma adesso c'è carenza di dosi tanto che ieri sono arrivate in prestito 8mila dosi di Astrazeneca dalla Protezione civile nazionale. Secondo i calcoli della Regione nei magazzini attualmente ci sono non pi di 20mila sieri complessivamente e prima di mercoledì non ci saranno consegne. Tanto che la Puglia si è vista costretta a chiedere di prestiti di flaconi al governo e alle altre Regioni. E anche da Roma è arrivata richiesta di rallentare: le vaccinazioni della fascia di età 79-60 anni riprenderanno esclusivamente attraverso adesione alla campagna "La Puglia ti vaccina" e non sarà possibile vaccinarsi "a sportello"
Proprio per sollecitare un intervento da parte della Protezione civile nazionale i medici dai famiglia pugliesi rimasti senza più flaconcini, in una nota inviata mercoledì 21 aprile al governatore Michele Emiliano, all'assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco, e ai direttori delle Asl chiedono se "vi è la disponibilità per effettuare" almeno "i richiami", che sono "da programmare già per i prossimi giorni a favore dei cittadini, ultraottantenni a domicilio, pazienti in Adi Adp", a cu i medici di famiglia hanno somministrato la prima dose". A firmare la richiesta di informazione è l’intersindacale medici formata da Cgil, Smi, Snami, Simet e Ugs. "In mancanza di quantità di vaccino sufficienti allo scopo – si legge – si chiedono precise informazioni e direttive da inviare ai medici vaccinatori e ai cittadini circa le modalità del prosieguo della campagna vaccinale".