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“In pandemia ho sofferto d’insonnia, ora sono una sleep coach: così aiuto le persone a dormire meglio”

Il sonno, seppur spesso trascurato, è un aspetto che ha ricadute importanti sulla salute e sulla nostra quotidianità. Partendo da questa consapevolezza, Simona Cortopassi, 44 anni, sleep coach e sleep influencer, ha deciso di dare vita un progetto dedicato al sonno. A Fanpage.it ha spiegato di cosa si occupa e come è iniziato il suo percorso.
A cura di Eleonora Panseri
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Simona Cortopassi, sleep coach e sleep influencer.
Simona Cortopassi, sleep coach e sleep influencer.

"Qual è l'orario migliore per andare a dormire?". Oppure: "Cosa bisogna evitare di fare prima di andare a letto?". Tutti o quasi almeno una volta nella vita si sono fatti domande simili perché il sonno, seppur spesso trascurato, è un aspetto che ha ricadute importanti sulla salute e sulla quotidianità.

Proprio partendo da questa consapevolezza Simona Cortopassi, 44 anni, ha deciso di dare vita un progetto dedicato interamente al sonno. Anche grazie alla sua esperienza da giornalista (da anni si occupa di salute e benessere), ha aperto un blog The Good Nighter, poi una pagina Instagram e un podcast, dove raccoglie consigli degli esperti, curiosità e nuovi trend sul mondo del sonno.

Simona è stata infatti la prima sleep coach e sleep influencer ad aver portato in Italia questo tipo di approccio. "Si tratta di un tema che in altri Paesi, come gli Stati Uniti o l'Australia, è già un trend da molti anni – ha raccontato a Fanpage.it – Oggi però tengo seminari e webinar anche in aziende italiane che hanno cominciato a prestare attenzione a questo aspetto".

Come hai iniziato questo percorso?

Durante il lockdown i disturbi del sonno erano aumentati del 70% perché non riuscivamo ad avere la routine e nemmeno la stanchezza necessaria per dormire serenamente. Anche io in pandemia ho iniziato a soffrire di insonnia e da qui è nata l'idea di iniziare questo progetto.

Da una parte, essendo giornalista, mi occupavo già da qualche tempo di salute. E mi sono resa conto che tantissime malattie sono legate al sonno, era un tema ricorrente. Da lì ho fatto un corso online con un'università inglese, anche se non è quello che mi ha fatto svoltare. Diciamo che è stato un primo approccio, le informazioni vere le raccolgo tutti i giorni dai professionisti.

In tanti mi scrivono e mi sottopongono i loro problemi. Di solito cerco di rivolgermi all'esperto più indicato, che può essere l'osteopata, se si tratta di una questione di postura, o lo psicoterapeuta, se invece parliamo di questioni psicologiche. L'input spesso mi arriva quindi dagli altri ma anche io spesso vado a cercare i trend, con uno sguardo agli Stati Uniti o ai Paesi del Nord.

Dagli Usa di solito arrivano tendenze e problemi, le soluzioni invece spesso dai Paesi scandinavi dove sono molto attenti all'arredamento delle case e al design di letti, materassi, cuscini, all'utilizzo di tessuti che fanno respirare la pelle durante la notte. Si tratta di un benessere involontario che però si protrae nel tempo.

Quando sei sbarcata sui social, qual è stata la reazione delle persone?

C'è stato entusiasmo perché le persone ormai sono abituate ai nuovi lavori che arrivano dall'online. Non sono arrivata 10 anni fa, quando c'era più scetticismo. In più, si parla tanto e facilmente di sonno, forse perché è un aspetto un po' sottovalutato e non viene visto come un problema vero e proprio.

E poi diciamo che è un modo legato a un immaginario positivo e le persone vogliono sempre saperne di più. A volte mi sembra di dire cose che mi sembrano scontate o banali ma sono i consigli che le persone apprezzano di più. Quando si tratta di scegliere il cuscino o il materasso giusto, di cosa fare prima di dormire o durante la notte, chi mi legge ha davvero voglia di approfondire e scoprire cose nuove.

Simona Cortopassi, sleep coach e sleep influencer.
Simona Cortopassi, sleep coach e sleep influencer.

Su quali aspetti influisce tanto il sonno?

Il buon sonno influisce, tra le altre cose, sul buonumore, sui riflessi alla guida, sulle difese immunitarie e sulla pelle (negli Usa lo chiamano infatti ‘beauty sleep‘).

Spesso si pensa che dormire sia un'attività passiva e invece anche quello che si fa prima ha diversi effetti, positivi e negativi, come allenarsi di sera, usare il telefono, piuttosto che bere troppi caffè.

Qual è la soddisfazione maggiore che hai da questo progetto?

Sicuramente sapere che sto aiutando a dormire meglio le persone. Prima davo consigli sulla carta stampata, senza però avere un riscontro diretto. Cosa che invece avviene con i social. Vedo che c'è sempre una maggior curiosità e attenzione al sonno e ogni giorno ho modo di scoprire cose nuove.

Qual è il consiglio che puoi dare a chi inizia a soffrire di insonnia?

Prima di tutto, di non farlo diventare un problema cronico. Tutti soffriamo di insonnia episodica, per stress o anche per stati d'animo positivi.

Se invece non si dorme bene per 3 notti a settimana e per 3 mesi consecutivi, bisogna recarsi da un esperto, un dottore del sonno, poco conosciuti ma presenti in quasi tutti gli ospedali.

Non bisogna sottovalutare il problema perché, oltre agli effetti sul breve periodo, come il malumore o i minori riflessi, si rischiano sul lungo periodo conseguenze anche gravi sulla salute, sull'apparato cardio-vascolare in primis.

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