In ospedale con febbre alta e tosse: bimba di 5 mesi muore per meningite batterica in Veneto

Tragedia in Veneto, dove una bambina di soli 5 mesi è morta a causa di una meningite batterica. Il decesso si è verificato nel reparto di Pediatria di Padova, dove era ricoverata. La piccola, che viveva con la famiglia a Teolo, aveva manifestato i primi sintomi lo scorso 28 ottobre: aveva febbre alta, un po' di tosse e presentava rigidità nei movimenti.

I suoi genitori, entrambi infermieri, si sono subito allarmati. "In un primo momento sembrava si trattasse di una bronchiolite, tant’è che le era stata somministrata della Tachipirina – ha detto il papà al Mattino di Padova -. Col passare delle ore è salita la febbre e dagli accertamenti si è capito che la nostra il nostro piccolo cigno come amavamo chiamarla, sarebbe volata in fretta in cielo".

Le sue condizioni si sono infatti rapidamente aggravate, è stata trasferita all'ospedale di Padova dove è arrivata la diagnosi di meningite batterica, che aveva già toccato le parti vitali con esiti essere irreversibili, fino al decesso verificatosi lo scorso 1 novembre. I genitori hanno deciso di donare i suoi organi affinché altri bambini potessero continuare a vivere grazie a lei. Ne beneficeranno due bambini del Padovano e altri due del Torinese.

Oggi, martedì 7 novembre, alle 15.30, nella chiesa parrocchiale di Bresseo-Treponti, si svolgeranno i funerali della bimba, che lascia anche una sorellina di 5 anni. Nel necrologio con la foto sorridente e la lingua fuori della loro bimba, mamma e papà hanno voluto fosse scritto: "Con il nostro amore ti abbiamo dato la vita, ma sei tu che in così poco tempo ci hai insegnato cosa significa vivere e amare".

La notizia della morte della bimba di 5 mesi per meningite batterica arriva dopo che sempre in Veneto un ragazzo di 17 anni colpito dalla stessa infezione. È successo nel Bellunese dove il servizio di Prevenzione dell’Ulss Dolomiti ha messo già in atto un piano di prevenzione antibiotica preventiva rivolto alle persone che hanno avuto stretti contatti con il giovane. Per evitare che l’infezione possa colpire altre persone, i sanitari stanno tracciando tutta la rete di contatti del ragazzo, le cui condizioni nell’ospedale feltrino restano stazionarie.