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In malattia, ma faceva concerti: prof assenteista condannata a risarcire 97mila euro

Insegnava musica a Prato. La Corte dei Conti l’ha condannata a restituire quasi centomila euro di stipendi indebitamente riscossi.
A cura di B. C.
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Si diceva troppo malata per andare a scuola, ma nello stesso tempo era però in grado di organizzare e a partecipare a concerti. Per questo motivo la Corte dei Conti ha condannato Maria Vittoria De Nuccio, 54 anni, insegnante della scuola media Convenevole di Prato, a pagare oltre 97mila euro allo Stato, cifra pari agli stipendi percepiti in modo indebito e al danno di immagine provocato all'ente di appartenenza.

La denuncia era partita dall’ufficio scolastico Toscano per il periodo tra il 2009 e il 2013 durante il quale la prof doveva insegnare musica prima in una scuola media a Pescia, poi alla Convenevole di Prato. Sembra che la De Nuccio avesse protratto l’assenza da scuola con certificati di vari medici di luoghi diversi, lamentando una “grave patologia”. Contemporaneamente, però, era stata accertato che la docente organizzasse e partecipasse a eventi musicali in giro per l’Italia nei giorni di assenza da scuola. Era inoltre emerso che l’insegnante non si sarebbe mai sottoposta a visita collegiale, malgrado i tanti certificati. Sono così scattate le indagini della Guardia di Finanza di Vercelli culminate con la condanna della Corte di Conti.

Si legge nella sentenza: “la condotta della convenuta è stata connotata da una manifesta violazione degli obblighi discendenti dal rapporto di servizio con l’Amministrazione scolastica, in quanto ha utilizzato le certificazioni mediche al fine di assentarsi in modo sistematico e continuativo dall’attività di insegnamento ed utilizzando le energie psico – fisiche per lo svolgimento di autonoma attività privata”.

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