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In Liguria emergenza sangue: solo otto sacche di A Positivo

In Liguria il coordinatore dei centri trasfusionali ha lanciato un allarme: rischiano di dover essere rimandati numerosi interventi chirurgici.
A cura di D. F.
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"Se va avanti così non so proprio cosa succederà. Il magazzino è in riserva estrema di sangue del gruppo A positivo". A lanciare l'allarme a Il Secolo XIX è Paolo Strada, primario centro trasfusionale dell'ospedale San Martino di Genova e coordinatore dei centri trasfusionali liguri, che da alcuni giorni è alle prese con un'anomala carenza di sangue del gruppo A positivo, carenza che potrebbe determinare una sospensione degli interventi chirurgici almeno fin quando le sacche non saranno in numero adeguato.

Gli ospedali liguri sono quindi in piena emergenza sangue e se le scorte non torneranno ai livelli normali il rischio, neanche tanto improbabile, è che alcune operazioni programmate vengano rimandate: ovviamente le urgenze sono garantite, ma la situazione è molto delicata, come non succedeva da anni: di solito l’emergenza scatta in piena estate, ma questa volta è arrivata con due mesi di anticipo.

Il dottor Strada fotografa, numeri alla mano, la situazione: "In una giornata normale abbiamo, come centro di riferimento regionale, una scorta di 250 sacche di sangue del gruppo A Rh positivo e 300 sacche del gruppo “zero”. Ieri e oggi ce n’erano 8 del gruppo A e 245 del gruppo “zero”: è vero che lo “zero” è universale e può sostituire il gruppo A, ma quando ci sono queste condizioni è meglio avvisare tutti e sperare che nel giro di qualche giorno, il magazzino del San Martino sia più fornito, altrimenti si rischia di dover limitare gli interventi chirurgici".

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