“In Italia si lavora e basta, vi raccontiamo la felicità di vivere alle Canarie”
Ramon Sessi ha 37 anni, sua moglie Lucia Filippo ne ha 34 e da più di quattro anni vivono alle Canarie. Poco dopo il matrimonio hanno lasciato la provincia bolognese alla ricerca di una vita migliore che in Italia non sono mai riusciti a trovare. Nonostante entrambi abbiano sempre lavorato, lui come macellaio, e lei come assistente alla poltrona in uno studio dentistico, non si sono mai sentiti appagati né felici, e così dopo una vacanza a Lanzarote hanno deciso di tornarci, ma questa volta per viverci.
Nonostante un inizio piuttosto difficile, Ramon e Lucia, accompagnati dai loro due cani, hanno trovato un lavoro che li soddisfa e ora sognano di comprare di casa. Intanto è arrivata una figlia, Ludovica Celeste, che i due vogliono far crescere alle Canarie e non in Italia, dove dicono di non voler tornare. A Fanpage.it hanno deciso di raccontare la loro storia.
“In Italia l'unica cosa che facevamo era lavorare, solo tanto lavoro – spiega Ramon – sentivamo, come direbbe qualcuno, di correre dietro al vento. E così abbiamo deciso di costruire la nostra vita altrove. Ora posso dirti che è stata la scelta migliore che potessimo fare: nonostante tutte le difficoltà che abbiamo avuto, non me ne andrei mai dalle Canarie. Questa esperienza ci ha reso più forti e più sensibili, ci ha insegnato molto, ci ha fatto capire che i veri bisogni non sono quelli materiali, ma che nella vita conta altro”.
Ramon come sei finito alle Canarie?
Mia moglie soffre di fibromialgia e nel periodo invernale stava molto male, nonostante i sintomi non fossero fortissimi si trovava spesso a soffrire e così un anno, che non siamo riusciti a fare le vacanze estive, abbiamo deciso di andare al mare d'inverno, soprattutto perché ci avevano detto che il mare l'avrebbe aiutata. Siamo andati a Lanzarote che ci ha subito impressionati perché bellissima: dopo un po' che stavamo lì mia moglie ha iniziato a stare meglio, e anche le mie allergie sembravano sparite.
Poi cosa è successo?
Che una volta tornati in Italia abbiamo iniziato a sognare la nostra vita alla Canarie, anche perché qui in Italia l'unica cosa che facevamo praticamente era lavorare, solo tanto lavoro. Sentivamo, come direbbe qualcuno, di correre dietro al vento. Abbiamo provato a cambiare vita in Italia ma non è stato possibile per tantissimi motivi, e così un giorno quando Lucia ha iniziato a stare male di nuovo alle porte dell'inverno, consigliati anche da un medico, abbiamo deciso di provare con le Canarie. In più volevamo cambiare vita: ci siamo detti che eravamo ancora giovani e che soprattutto i nostri lavori avremmo potuto svolgerli anche lì.
Che lavoro fate?
Io sono macellaio mentre mia moglie è assistente alla poltrona in uno studio dentistico. Abbiamo ragionato bene, perché non volevamo improvvisare e poi ci siamo trasferiti: ci abbiamo messo un anno e mezzo, due anni prima di trasferirci ma ce l'abbiamo fatta. E lì è iniziata la nostra nuova vita, una sfida sin dal primo giorno, imparare una nuova lingua, assimilare una nuova cultura…
Com'è stato iniziare una nuova vita alle Canarie?
All'inizio molto difficile, abbiamo conosciuto italiani, spagnoli, ma anche persone del posto. In Italia tutti pensano alle Canarie come una piccola El Dorado, ma non è così. Abbiamo faticato ad ambientarci perché non siamo stati accolti benissimo, soprattutto in ambito lavorativo, lo straniero è straniero ovunque e questo ci ha dato molto da pensare.
Poi è arrivato il Covid e per assurdo le cose sono migliorate, perché c'è stato un sentire comune che ci ha uniti, fino a quando siamo stati costretti a trasferirci a Gran Canaria perché avevamo bisogno di alcune cure per il nostro cane che c'erano solo lì ed è qui che siamo rimasti. Abbiamo preso una casa in affitto dove viviamo coi nostri due cani e nostra figlia, e non è stato facile visto che gli animali qui non sono amatissimi.
Quanto costa comprare una casa alle Canarie?
Una casa di 100 mq costa sui 95/100mila euro. Dipende dalle zone ovviamente, ma il tema è che le case non sono tantissime, e quindi conviene comprare, anche perché qui accedere a un mutuo è molto più semplice, soprattutto sotto l'aspetto burocratico: le garanzie che chiedono le banche sono molte meno. Hai uno stipendio decente, firmi e via: hai comprato casa.
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Ora però parliamo degli aspetti negativi di vivere alle Canarie
Come ti dicevo qui lo straniero, da qualunque paese provenga, viene visto con sospetto. Siamo quelli che vengono a prenderci le loro case, il loro lavoro, insomma la storia è la stessa ovunque vai… purtroppo. E poi si hanno tutte le problematiche di vivere su un'isola.
Ok, non ci sono aspetti negativi. Quali sono quelli positivi invece?
Qui si vive con serenità, con calma, l'obiettivo è godersi la vita. Si lavora per poter portare a casa la pagnotta e bere la birra in compagnia. Non esiste l'idea di lavorare per accumulare o peggio per potere sopravvivere, pagare le spese: qui gli straordinari al lavoro ad esempio non esistono: “Perché lavorare di più?”. Le cose importanti sono godersi la famiglia e vivere la vita, nel senso di godersela. Anche se noi purtroppo siamo lontani dalla nostra di famiglia…
Qui la sanità è pubblica e non paghi nemmeno il ticket. Il problema è che abbiamo solo un ospedale, che seppur funzionante è comunque poco per più di un milione di abitanti che abitano l'isola. Ci sono poi i piccoli pronto soccorso nelle cittadine che danno assistenza, e finora ho sempre trovato risposte eccellenti da parte del servizio sanitario. Quando è nata mia figlia, siamo stati accuditi in tutto e ci siamo sentiti al sicuro, mia moglie ha avuto assistenza durante un parto piuttosto difficile con un team di 16 medici, pronti in caso di evenienza.
Sei soddisfatto anche a livello economico?
Qui guadagniamo la metà di quanto guadagneremmo in Italia, ma guadagniamo bene rispetto alla vita qui, che è molto meno cara rispetto all'Italia. Invece di due stipendi per poter sopravvivere, ne basta uno più alto della media per vivere bene. Sai cosa? Qui i soldi non sono importanti. Si bada ad altre cose, l'importante è avere i soldi per vivere, ma si guarda alla concretezza delle cose.
C'è qualcosa che ti manca dell'Italia?
Solo la famiglia. Per il resto non mi manca niente: qui ho tutto. Ad esempio ci sono i microclimi, e d'inverno sulle cime oltre i 1.800 metri c'è la neve. A ottobre passeggio e vado a castagne o a funghi. Ci sono cascate e fiumi se il mare mi stanca. Ho il mondo in un'isola. La cucina a volte mi manca, ma solo alcuni sapori. Ah ecco, mi manca andare al cinema in Italia, andare a vedere un film col doppiaggio in spagnolo è davvero difficile…
Pensi mai all'idea di tornare in Italia?
Fosse per me resterei qui, ma la vita, si sa, è imprevedibile. Quello che è certo è che cercherò di stare qui con la mia famiglia il più possibile. Voglio che mia figlia cresca qui, non vorrei crescesse in Italia, oggi ti dico che mi fa paura pensare di farla crescere in Italia.