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In Italia sempre meno matrimoni, ma è boom di unioni di fatto

Dal 2008 al 2014 le nozze sono diminuite di circa 57.000 unità. È quanto emerge dal rapporto dell’Istat su “Matrimoni, separazioni e divorzi – Anno 2014”. Le unioni di fatto dal 2008 a oggi sono raddoppiate superando il milione nel 2013-2014.
A cura di Susanna Picone
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In Italia ci si sposa sempre meno, ma se da un lato calano i matrimoni dall’altro aumentano le unioni di fatto. È quanto emerge dal rapporto dell’Istat su “Matrimoni, separazioni e divorzi – Anno 2014”. Nel 2014 sono stati celebrati 189.765 matrimoni, circa 4.300 in meno rispetto all’anno precedente. Dal 2009 al 2013 il calo è stato in media di oltre 10mila matrimoni all’anno. Complessivamente dal 2008 al 2014 le nozze sono diminuite di circa 57.000 unità. Le unioni di fatto, invece, dal 2008 a oggi sono raddoppiate superando il milione nel 2013-2014. In particolare, nel biennio considerato, le convivenze more uxorio arrivano a 641mila e sono la componente che fa registrare gli incrementi più sostenuti essendo cresciute quasi dieci volte rispetto al 1993-1994.

In Italia un matrimonio dura circa 16 anni

L’Istat certifica anche che, oltre al calo dei matrimoni, anche gli addii sono più frequenti di quanto avveniva dieci anni fa. In media oggi un matrimonio dura 16 anni. Le unioni interrotte da una separazione dopo 10 anni di matrimonio sono quasi raddoppiate, passando dal 4,5% dei matrimoni celebrati nel 1985 all’11% per le nozze del 2005. L’età media alla separazione è di 47 anni per i mariti e 44 per le mogli; in caso di divorzio raggiunge, rispettivamente, 48 e 45 anni. In crescita le separazioni con almeno uno sposo ultrasessantenne e dal rapporto emerge poi che il 76,2% delle separazioni e il 65,4% dei divorzi hanno riguardato coppie con figli. Nell’89,4% delle separazioni di coppie con figli i genitori hanno scelto l’affido condiviso.

Matrimoni civili al Nord e al Centro superano quelli religiosi

Chi sceglie il matrimonio tende a sposarsi con rito civile (che prevale soprattutto al Centro e al Nord). Il 43% dei matrimoni è celebrato con rito civile, nel 2008 era il 36,8%: al Nord (55%) e al Centro (51%) i matrimoni civili superano quelli religiosi. Il calo dei matrimoni, rileva poi il rapporto, riguarda soprattutto le prime nozze tra sposi di cittadinanza italiana: 142.754 celebrazioni nel 2014, oltre 40mila in meno negli ultimi cinque anni (il 76% del calo complessivo). Questo avviene anche perché i giovani italiani sono sempre meno numerosi per effetto della diminuzione delle nascite. I matrimoni in cui almeno uno dei due sposi è di cittadinanza straniera sono circa 24mila, in calo di 1.850 unità sul 2013.

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