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In Italia prime gravidanze da eterologa. Ma a Milano il ministro manda i Nas

Prime gravidanze dopo la sentenza dello scorso aprile che ha smontato la Legge 40 nel punto in cui vietava la fecondazione eterologa. Ma alla clinica Matris di Milano, dove il ministero della Salute ha inviato i carabinieri del Nas, il medico Stefano Antinori ha parlato di un atto intimidatorio della Lorenzin.
A cura di Susanna Picone
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Sono almeno quattro le gravidanze in Italia arrivate dopo la sentenza dello scorso aprile che ha smontato la Legge 40 nel punto in cui vietava la fecondazione eterologa. Almeno quattro gravidanze con eterologa di cui tre a Roma e una a Milano. “Una settimana fa una notizia bella e importante: il primo test di gravidanza positivo per una coppia che grazie a una donazione di gameti ha ottenuto una gravidanza nella propria città, Roma”, così ha annunciato Filomena Gallo, segretario dell'associazione Luca Coscioni. Gallo ha inoltre fatto sapere che altre due coppie a Roma hanno potuto accedere alla fecondazione eterologa e che i test di gravidanza sono risultati positivi. A tre mesi dalla sentenza della Consulta, dunque, in Italia ci sono le prime gravidanze grazie alla fecondazione eterologa che torna ufficialmente a essere praticata dopo più di dieci anni. Oltre alle tre gravidanze di Roma, da Milano è arrivato anche l’annuncio del ginecologo e presidente dell’Associazione mondiale della medicina riproduttiva Severino Antinori. “Ho applicato le tecniche per la fecondazione eterologa a sette coppie a Milano. Una gravidanza è confermata, mentre per gli altri sei casi attendo i risultati a giorni, ma le probabilità di successo sono molto alte”, così il medico parlando della prima gravidanza eterologa in Italia.

La polemica dopo l’invio dei Nas alla clinica Matris di Milano

Dopo l'annuncio di Antinori il Ministero ha inviato per un’ispezione dei carabinieri del Nas alla clinica Matris. L'intento, fa sapere il Ministero della Salute, è di verificare le modalità con cui l'intervento è stato condotto in assenza di linee guida. Ma Antinori è insorto definendo l'invio dei Nas come “un atto intimidatorio del ministro Lorenzin, che si dovrebbe dimettere”. Interpellato dall'Agi, il medico ha annunciato di voler querelare la Lorenzin per abuso d'ufficio: “È un'integralista cattolica contraria alla libertà procreativa”. Antinori ha spiegato che sono tre mesi che attendono le linee guida e che ora il ministro manda i Nas “solo perché abbiamo eseguito un intervento nel pieno rispetto della legge”. Un atto senza alcuna giustificazione, secondo il medico, e di cui il ministro della Salute “risponderà in tribunale”. “Tutti aspettano le linee guida del ministero – ha spiegato ancora Antinori – ma noi siamo andati avanti lo stesso, convinti che queste linee guida non siano altro che una scusa per attendere ‘sine die' e di fatto impedire l'eterologa in Italia”.

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