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In Italia i posti di lavoro per i laureati vanno a chi all’università non ci è andato

I numeri dell’Aran: nella Pubblica Amministrazione uno su due svolge una mansione per la quale sarebbe necessaria la laurea. E non ce l’ha.
A cura di Redazione
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Nella Pubblica amministrazione italiana i posti di lavoro per i laureati vanno a chi all'università non ci è mai andato o quanto meno ci è andato senza prendere la laurea. Lo dice l'Aran, l'Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni: nel 2012 tra il personale amministrativo e tecnico della Pa nel gruppo degli occupati che svolgono lavori per i quali è richiesta la laurea solo la metà circa (il 51 per cento) ha effettivamente la laurea. Dunque nella macchina burocratico-amministrativa dello Stato italiano prevalgono mestieri a bassa o media qualificazione professionale, quelli che l'Aran definisce "evidenti segnali di una complessiva debolezza del ‘capitale umano' della pubblica amministrazione, accentuatasi negli ultimi anni anche per effetto delle politiche di blocco del turn-over" I segnali si "colgono innanzitutto, nella prevalenza di mestieri a bassa o media qualificazione professionale".

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