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Covid 19

In Corea del Sud i pazienti guariti completamente dal coronavirus sono tornati positivi

Sono 163 le persone riuscite a guarire completamente dal coronavirus, che si sono riammalate. La stessa cosa sta succedendo in alcune regioni della Cina. A riportarlo è la Cnn. Tra le ipotesi, anche una possibile mutazione del virus. Non ci sono prove circa il fatto che i pazienti ricaduti siano contagiosi.
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Non arrivano buone notizie dalla Corea del Sud, dove ritorna lo spettro del contagio. Sono 163 le persone riuscite a guarire completamente dal coronavirus, che si sono riammalate. La stessa cosa sta succedendo in alcune regioni della Cina. A riportarlo è la Cnn. La circostanza misteriosa fa sorgere la domanda: è possibile tornare nuovamente infetti da coronavirus?

I pazienti riammalati non sarebbero contagiosi

Stando al Centro sudcoreano per il controllo e la prevenzione delle malattie, il KCDC, che ha diffuso i dati, resta bassa la percentuale delle persone che risultano di nuovo positive dopo una completa guarigione. Sarebbe il 2.1%. Non è chiaro però quante delle persone guarite, che a oggi risultato circa 7900, siano state sottoposte nuovamente al test. Il vice-direttore del Centro, Kwon Joon-wook, ha spiegato che i pazienti che si sono riammalati non risultano essere contagiosi.

Una possibile spiegazione

Ma come è possibile che si possa subire una ricaduta di coronavirus? Stando a quanto riferito dal KCDC, la spiegazione più probabile è che le persone risultate di nuovo positive non sarebbero mai guarite del tutto. Sono stati riesaminati tre casi di una stessa famiglia risultata positiva dopo la guarigione per trovare nuove risposte. Gli scienziati hanno concluso che il virus presente non era più attivo.

Tra le ipotesi, una mutazione del virus

Tra le altre teorie prese in considerazione anche un banale errore nei test o la possibilità che il virus sia mutato in modo tale da non essere identificato. Ma una persona che ha subito un nuovo contagio da coronavirus può infettare gli altri? Il vice-direttore del Centro riferisce: "Al momento non ci sono prove che una persona che è tornata positiva possa essere contagiosa. Pensiamo che non ci sia alcun pericolo di una ulteriore trasmissione secondaria o terziaria", ha riferito.

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