In Calabria un operaio è morto cadendo da una impalcatura: Francesco Stella aveva 38 anni
Tragedia sul lavoro in Calabria: un operaio di 38 anni, Francesco Stella il suo nome, è morto in un incidente a Lamezia Terme. L'incidente è avvenuto nella zona industriale di San Pietro Lametino ed è il primo mortale del nuovo anno in Calabria e nell'intero Paese.
L’uomo, stando a una prima ricostruzione dell’accaduto, è precipitato da un'impalcatura in un'azienda di profilati nell'area industriale della città calabrese. Nulla da fare purtroppo per lui: vani i tentativi del personale sanitario del 118 intervenuto sul posto. Il trentottenne, a quanto si è appreso, si trovava ad un'altezza di circa sei metri quando, per cause in corso di accertamento, è caduto sbattendo la testa.
Sul luogo dell'incidente sono intervenuti agenti della polizia, il medico legale e il magistrato di turno. Sul posto ci sono anche gli ispettori dell'Ispesl per verificare le condizioni inerenti la sicurezza sul lavoro.
"Come Cgil e Fillea Cgil Calabria esprimiamo tutta la nostra vicinanza e il nostro cordoglio ai familiari di Francesco Stella, il lavoratore trentottenne morto questa mattina a causa di una caduta da un' impalcatura di circa sei metri in un'azienda di profilati nell'area industriale di Lamezia Terme", scrivono in una dichiarazione congiunta il segretario generale della Cigl Calabria, Gianfranco Trotta, e il segretario della Fillea Cgil Calabria, Simone Celebre. "Il Ccnl edile – afferma Celebre – prevede norme specifiche per la sicurezza sui cantieri, stabilendo obblighi per il datore di lavoro tra i quali la Formazione obbligatoria dei lavoratori; la fornitura di dispositivi di protezione individuale (Dpi); la supervisione e il controllo da parte dei rappresentanti per la sicurezza. In più il Ccnl prevede norme specifiche per l'uso di impalcature, macchinari e nell'esecuzione di lavori in quota e, inoltre stabilisce obblighi specifici per la prevenzione degli infortuni, considerando l'alta pericolosità dei lavori in cantiere. Non applicarlo non è solo una questione di responsabilità legale, ma una vera e propria questione di vita o morte per i lavoratori". "È quindi fondamentale che le imprese e i datori di lavoro – aggiunge il segretario generale della Fillea Calabria – rispettino scrupolosamente il Ccnl edile e che vengano svolti controlli adeguati per garantire l'applicazione delle norme, evitando così tragedie come quella di stamattina".
La Procura di Lamezia Terme ha aperto un'inchiesta per accertare eventualità responsabilità nell'incidente sul lavoro. Il magistrato ha disposto il sequestro dell'area pertinente all'incidente e l'autopsia sul corpo della vittima, che sarà eseguita dai sanitari della Medicina legale dell'azienda ospedaliero-universitaria "Dulbecco" di Catanzaro. Poi l'inchiesta passerà al settore della Procura che si occupa di infortunistica sul lavoro. Lo scopo dell'inchiesta è di verificare se nel cantiere in cui lavorava l'operaio fossero state poste in essere tutte le misure per la prevenzione antinfortunistica.
Secondo i primi dati a consuntivo dell’Osservatorio di Bologna sui morti sul lavoro, l’anno che ci lasciamo alle spalle si è chiuso con 1.481 vittime, di cui 1.055 sui luoghi di lavoro e il resto in itinere. Il 2024 è stato anche l’anno di gravi stragi sul lavoro con i 5 morti a Casteldaccia, i 7 a Suviana, i 5 della Esselunga di Firenze e i 5 di Calenzano.