In auto a 255 all’ora, ma l’autovelox non è omologato: multa annullata e patente restituita
Quando, la scorsa primavera, gli era stata recapitata una salatissima multa per aver sfrecciato con la sua auto a 255 chilometri orari in un tratto in cui il limite era pressappoco la metà (13o chilometri orari) dapprima aveva fatto spallucce, pensando che tutto sommato quella sanzione fosse ampiamente motivata. Poi però aveva deciso comunque di fare ricorso. Ed, incredibilmente, ha vinto.
L'autovelox che lo aveva fotografato infatti non era omologato, quindi la sua rilevazione va considerata nulla. L'automobilista, assistito dall'avvocato Gabriele Pipicelli di Verbania, aveva presentato ricorso alla prefettura di Novara, che ieri ha annullato il verbale, con la relativa sanzione amministrativa di 845 euro, oltre al ritiro della patente di guida ai fini della sospensione, per un periodo da 6 a 12 mesi. Il Prefetto ha verificato che il dispositivo utilizzato per rilevare la velocità del veicolo non era omologato e, quindi, illegittimo.
"Il ricorso – ha dichiarato l'avvocato Pipicelli – è stato proposto nel solco della giurisprudenza della Cassazione, ormai prevalente, che ben osserva come un apparato semplicemente ‘approvato' non è da considerarsi ‘omologato' e solo le misurazioni fatte con quest'ultimo sono legittime. Il prefetto di Novara non ha potuto far altro che prendere atto che in questo caso l'apparecchio utilizzato dalla Polizia stradale era solo ‘approvato', annullando quindi il verbale e quindi tutte le sanzioni collegate". All'automobilista è stata anche restituita la patente.