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News su migranti e sbarchi in Italia

“In attesa di crociere e turismo, altri viaggi a Cutro”, così il gip convalida il fermo degli scafisti

L’ordinanza emessa dal Gip di Crotone Michele Ciociola, che convalida l’arresto di tre dei presunti scafisti del barcone naufragato a Steccato di Cutro, si apre con parole molto inusuali che appaiono come un atto di accusa.
A cura di Antonio Palma
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“In attesa dell’atteso ed osannato turismo crocieristico, l’Italia per alcuni giorni scopre altri esotici viaggi alla volta di Crotone e dintorni", è la maniera inusuale con cui si apre l’ordinanza che oggi ha emesso il Gip del Tribunale di Crotone, Michele Ciociola, convalidando l’arresto di tre dei presunti scafisti del barcone naufragato a Steccato di Cutro con decine di vittime tra i migranti a bordo: S. F., turco di 50 anni e K. A., pakistano di 25 anni e G. U., turco di 27 anni ma irreperibile. Parole decisamente inusuali e che appaiono come un atto di accusa a chi ha sottovalutato il fenomeno migratorio nonostante gli avvertimenti evidenti.

"Nel frattempo immarcescibili e sempre più opulente organizzazioni criminali turche (nel caso in specie, tuttavia, emergono appendici strutturali pakistane) brindano all’ultima tragedia umanitaria (il disastroso terremoto che inghiottiva parte della Turchia e della già martoriata Siria) che regalerà ai loro traffici ulteriori miriadi di disperati, disperati disposti a tutto pur di mettersi alle spalle un crudele presente ed un ancor più fosco futuro” scrive infatti il giudice per le indagini preliminari, aggiungendo: “Nel frattempo ha trovato tragica epifania quanto già in tante occasioni sfiorato e preconizzato".

I cadaveri sulla spiaggia di Cutro
I cadaveri sulla spiaggia di Cutro

“Lungi dall’ergersi alla Cassandra di turno, chi scrive, gravato dagli orrori dell’ultima mareggiata pitagorica, si accinge a vagliare l’ultimo fermo disposto in materia di immigrazione clandestina" prosegue il prologo del provvedimento, che conclude: "Diversamente dal consueto, il caso di specie registra decine di vittime, vittime di un destino sordo alle loro speranze e di uno stato di necessità non altrimenti fronteggiabile se non alla mercé di disperati viaggi della speranza".

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Nel dispositivo vero e proprio il gip quindi accoglie la richiesta della Procura e dispone la misura cautelare in carcere per i tre uomini che sono indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, omicidio colposo plurimo e lesioni. Il 50enne e il 25enne già in carcere sono stati fermati nella giornata di lunedì insieme ad un altro indagato, un giovane di 17 anni, per il quale procede il Tribunale dei minorenni di Catanzaro che ha fissato l'udienza di convalida domani.

Secondo il Gip, tutte le prove raccolte finora indicano come principali scafisti i due cittadini turchi destinatari della misura cautelare in carcere mentre i due pakistani avrebbero avuto un ruolo accessorio nella gestione dei migranti, sia a bordo sia alla partenza In Turchia.

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