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Improvvisa esplosione alle Acciaierie Venete, tre operai feriti: uno in condizioni critiche a Padova

L’improvvisa esplosione alle Acciaierie Venete ha ferito tre operai dell’impianto tra cui un 49enne in maniera gravissima. L’incidente nella sezione della lavorazione e fusione dell’acciaio.
A cura di Antonio Palma
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Grave incidente sul lavoro oggi a Padova dove una improvvisa esplosione alle Acciaierie Venete ha ferito tre operai dell'impianto tra cui uno in maniera gravissima. Lo scoppio nella tarda mattinata di oggi, venerdì 27 ottobre, nella struttura della zona industriale di Padova. L'incidente si è verificato intorno alle 13 di oggi in uno dei forni dello stabilimento, dove si raccolgono le scorie delle lavorazioni. Coinvolti tre addetti di 39 anni, 49 anni e 50 anni.

Il più grave dei tre feriti è un operaio bosniaco di 49 anni, soccorso dagli operatori del suem 118 e trasportato d'urgenza all'ospedale di Padova dove ora è ricoverato in prognosi riservata nel reparto grandi ustionati. Le sue condizioni sono definite critiche dai medici. Meno gravi ma comunque importanti le ferite riportare dagli altri due colleghi coinvolti: un padovano di 50 anni e un 39enne moldavo.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l'esplosione sarebbe avvenuta nella sezione della lavorazione e fusione dell'acciaio. Del materiale incandescente sarebbe venuto a contatto con residui di acqua piovana, che si era depositata per via delle piogge di stamattina, provocando lo scoppio di uno dei forni e il conseguente incendio della cassetta di scorie metalliche incandescenti del forno fusorio. "Abbiamo sentito un botto tremendo, come una bomba, e sono tremati i vetri", ha riferito un testimone

Dopo l'allarme, sul posto sono  accorse diverse squadre di vigili del fuoco che hanno bonificato l'area, e le ambulanze per i soccorsi ai feriti. Sul luogo dell'incidente anche la polizia di Stato con i reparti della scientifica per i rilievi e gli ispettori del Servizio prevenzione infortuni sul lavoro (Spisal). L'area delle Acciaierie Venete interessata dall'esplosione e dall'incidente intanto è stata messa sotto sequestro.

Dura la reazione dei sindacati che ricordano come la stessa struttura fu protagonista di un gravissimo incidente che causò la morte di due operai Cinque anni fa, il 13 maggio 2018. "Mi sto chiedendo se manca qualcosa nei percorsi di formazione che vengono fatti per legge, mi sto chiedendo se le aziende adottino davvero con rigore tutte le norme di sicurezza. Non può accadere e non lo accettiamo come sindacato che un lavoratore o una lavoratrice, dopo aver svolto il proprio dovere, non possa tornare a casa" ha dichiarato Roberto Toigo, segretario Uil del Veneto.

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