“Improbabile che JJ4 abbia ucciso Andrea Papi”: la ricostruzione nella perizia degli animalisti
Non sarebbe stata l'orsa JJ4 a uccidere il runner Andrea Papi lo scorso aprile in Val di Sole. Almeno, è questo quello che ha affermato la Leal, la Lega Antivivisezione italiana, che ha incaricato due tecnici di analizzare la perizia veterinaria forense sul plantigrado, catturato qualche settimana e al momento detenuto nel cento di Casteller.
Il presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato due ordinanze per l'abbattimento di JJ4, entrambe sospese dal Tar. Motivo per cui, fino alla data della prossima udienza collegiale, in programma il 25 maggio, la Provincia non potrà dunque procedere all'uccisione dell'orsa.
Come ha spiegato a Fanpage.it l'avvocato Aurora Lo Prete, rappresentante legale di Leal, "abbiamo incaricato due tecnici, uno dei quali fa parte di una associazione di medici veterinari forensi, e una anatomopatologa, pure specializzata in autopsie sulla specie orsina".
Secondo l'avvocato Lo Prete, "dalla relazione che hanno redatto i nostri tecnici, elaborata alla luce degli esiti della relazione peritale autoptica effettuata sul cadavere di Andrea Papi, dal raffronto in particolare di alcuni dati, come la distanza tra i due canini, è emerso che l'orso che ha aggredito il runner non è una femmina ma un maschio. Il motivo? Perché le misure che sono state rilevate dai tecnici che ha incaricato la Procura sono superiori rispetto a quella che è la distanza dei canini in una femmina. In medicina forense umana è stato riferito che i segni dei morsi hanno un valore probatorio simile a quello delle impronte digitali e lo stesso può dirsi per la medicina forense veterinaria".
Per questo Leal, come altre associazioni, hanno chiesto di evitare l'abbattimento di JJ4. "Noi abbiamo chiesto la liberazione dell'orsa. La Provincia dice che è stato fatto un esame genetico e parlano di compatibilità. Ma gli orsi sono tutti imparentati e in più niente e nessuno può escludere che JJ4 sia passata nei pressi del cadavere del 26enne. Questo però non significa che sia stata lei ad ucciderlo".
Lo Prete ha poi specificato che "quello che stiamo facendo è finalizzato a riportare tutto in un contesto di trasparenza, anche a livello amministrativo perché noi non abbiamo detto che non è stato un orso, ma che non è stata lei. Paradossalmente l'orso che ha aggredito il runner potrebbe essere ancora in giro. Non risolviamo nulla abbattendo JJ4, perché domani si riprorrà la medesima situazione. È un problema di coinvolgimento delle istituzioni politiche, non solo della Provincia Autonoma di Trento ma anche del ministero. Risolvessero questa grave problematica che si è creata nella gestione della convivenza uomo-orso, non criminalizzando e abbattendo l'animale".