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Imprenditore travolto e ucciso da una barca, spunta la testimonianza di un sub

Un uomo francese ha inoltrato la propria testimonianza al Midi Libre: “Una barca pirata ha rischiato di travolgere anche me nello stesso luogo ed è fuggita”.
A cura di C. M.
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Andrea Busca, imprenditore fondatore di Universo Bimbo, è morto travolto da una barca pirata mentre era in vacanza in Corsica. La tragedia è avvenuta venerdì 29 luglio alle 16.30 circa, ma tuttora la dinamica non è ancora chiara e le autorità locali hanno deciso di aprire un'indagine al fine di accertare le reali cause che hanno portato al decesso dell'imprenditore.

A distanza di qualche giorno, però, come riferisce il quotidiano Repubblica, un testimone avrebbe inoltrato al portale online del quotidiano francese Midi Libre la propria versione dei fatti: "Anche io ho rischiato di avere un incidente simile a quello di questo sfortunato sub. Mentre stavo attraversando il golfo un gommone semirigido con a bordo quattro persone sfrecciava a tutta velocità e si è rifiutato di darmi la precedenza. Sono riuscito a muovermi a pochi metri dalla barca. Ho avuto molta paura e ho temuto la collisione. I quattro occupanti guardavano da un’altra parte e l’uomo al timone non ha nemmeno chiesto scusa ed è andato via senza indugi. Dopo aver saputo della morte di Busca mi chiedo cosa devo pensare".

Le parole del surfer francese sono ora al vaglio degli inquirenti e andranno verificate, ma se la testimonianza dovesse risultare attendibile, potrebbe offrire ulteriori spunti per il proseguimento delle indagini. Attualmente le autorità francesi hanno aperto un'inchiesta per omicidio colposo e risulta essere stato scagionato dalle accuse quello che in un primo momento era stato considerato il responsabile della morte del quarantanovenne, ovvero l’italiano che era al timone del gommone che ha urtato Busca e che poi l’ha soccorso. Secondo il medico legale, infatti, non sarebbe stato quel colpo a uccidere il sub, ma una collisione precedente provocata da un’altra barca che non si sarebbe nemmeno fermata per prestargli soccorso.

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