video suggerito
video suggerito

Imprenditore espone pubblicità pro Mussolini, sindaco di Calderara chiama i vigili: “Uno sfregio”

a Calderara di Reno (Bologna) un imprenditore ha affisso un cartellone pubblicitario recante l’immagine di Mussolini e la scritta “italiano vero”. Il sindaco ha subito chiesto l’intervento della Polizia Locale e la segnalazione dell’accaduto all’autorità giudiziaria per apologia al fascismo.
A cura di Gabriella Mazzeo
27 CONDIVISIONI
foto dalla pagina Facebook del sindaco
foto dalla pagina Facebook del sindaco

Un'azienda bolognese aveva utilizzato un'immagine di Benito Mussolino per un cartellone pubblicitario rivolto verso una strada molto trafficata di Calderara di Reno. L'immagine del dittatore recava la scritta "italiano vero". In breve tempo, il cartellone è diventato oggetto di discussione e indignazione da parte dei residenti e il primo cittadino ha immediatamente mandato i vigili sulla via interessata per rimuovere i manifesti e sanzionare l'azienda.

La notizia è diventata di dominio pubblico in poche ore e il sindaco del paesino di 13mila anime alle porte di Bologna ha voluto commentare quanto accaduto con un lungo post sul proprio profilo Facebook. "Qualche giorno fa – ha scritto il sindaco Giampiero Falzone – è successa una cosa che per me è molto grave. Un imprenditore del territorio ha esposto nella sua proprietà su fronte strada un impianto pubblicitario con il nome dell'azienda e l'immagine stilizzata di Mussolini. Il tutto in modo completamente abusivo, perché non autorizzabile. Grazie alla nostra Polizia locale siamo intervenuti subito facendo rimuovere il cartellone e sanzionandolo con verbale amministrativo".

Il sindaco ha specificato che "oltre al mancato rispetto delle minime regole previste in democrazia, questo cartello rappresenta uno sfregio alla Città e una vergogna inaccettabile. Calderara di Reno è tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignita della croce di guerra al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale. Non accettiamo simili fatti e li perseguiremo nel rispetto della legge in tutti i modi che il nostro ordinamento prevede".

La Polizia Locale ha avviato anche accertamenti per relazionare il caso all'autorità giudiziaria come apologia al fascismo. "Un reato – colntinua il sindaco – in applicazione della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione. Il fascismo non si sdogana come alcuni, anche culturalmente, stanno più o meno marcatamente facendo. Il fascismo si contrasta. Dobbiamo lavorare contro la fascistizzazione del senso comune, che sta appena sopra al gradino dell'indifferenza, mia grande nemica".

27 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views