Impiegati assenteisti nella Pa: paghe ridotte a tutti i colleghi dello stesso ufficio
Se sei un dipendente pubblico e nel tuo ufficio ci sono colleghi assenteisti a guadagnare meno non saranno solo loro ma anche tu. Questo è quanto prevede l’ultima bozza del nuovo contratto per gli statali. Secondo quanto scrive l’Ansa, che ha visionato il testo, arriva quindi una nuova stretta sull’assenteismo: se le assenze da lavoro in un ufficio pubblico superano una certa media vengono previste “significative riduzioni delle risorse premiali” per tutti i componenti dell’ufficio in questione.
Si tratta di una misura che ha lo scopo di disincentivare gli “elevati tassi di assenza del personale”. La valutazione spetterà ad un organismo creato ad hoc che dovrà poi proporre il da farsi nel caso in cui “siano rilevate assenze medie sopra i tassi di riferimento” o quando vengano “osservate concentrazioni” di assenze in alcune dati particolari, come avvenne, ad esempio, con il caso dei vigili urbani a Roma in occasione del Capodanno.
Il bonus per gli statali
Nella bozza del contratto di cui stanno ancora discutendo l’Aran (l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) e i sindacati viene previsto anche un “elemento perequativo mensile” che tiene conto del “maggiore impatto sui livelli retributivi più bassi delle misure di contenimento della dinamica” stipendiale, e degli effetti causati dal sovrapporsi dello scatto contrattuale al bonus degli 80 euro. In sostanza vengono previsti aumenti – non ancora quantificati – per chi guadagna meno e per chi perderà il bonus degli 80 euro con l’adeguamento dello stipendio previsto dal nuovo contratto perché supererà la soglia in base alla quale vengono conferiti.
Aumentano i premi
La bozza prevede anche premi più alti per “il personale che consegua la fascia di valutazione più elevata nel sistema di valutazione dell’amministrazione”. Il premio da destinare non può essere inferiore al 30% del valore medio pro capite delle risorse riservate ai premi individuali. Il premio non può spettare a una quota del personale superiore al 30% del totale dei dipendenti valutati.
Arriva il welfare aziendale
Viene introdotto anche per gli statali il welfare aziendale. Nello specifico, “le amministrazioni prevedono, in sede di contrattazione integrativa, la concessione di benefici di natura assistenziale e sociale” in favore dei loro dipendenti. Si parla quindi di varie misure come i sussidi e i rimborsi a sostegno del reddito familiare, il supporto all’istruzione dei figli, le agevolazioni nei finanziamenti e le polizze sanitarie integrative.