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Imperia, in 6 aggrediscono e picchiano 19enne senegalese: “Via dall’Italia, negro di m…”

Mentre Mohamed D. rientrava a casa con la sua bicicletta, è stato raggiunto da una pietra alla testa, tirata da sei ragazzi italiani nascosti dietro un cespuglio. Il ragazzo si è fermato, sanguinante, e a quel punto i sei aggressori sono venuti fuori e hanno iniziato a colpirlo con calci e pugni al volto e al torace, e a indirizzargli insulti razzisti.
A cura di C. T.
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Un collega di Lucia Annibali, l’avvocatessa 35enne di Pesaro vittima di un’aggressione con l’acido, è stato fermato per concorso in lesioni volontarie gravissime. I due avevano avuto una relazione sentimentale.

Qualche sera fa un ragazzo senegalese di diciannove anni è stato aggredito da un gruppo di sei italiani sul lungomare di Imperia. Mentre Mohamed D. rientrava a casa con la sua bicicletta, è stato raggiunto da una pietra alla testa, tirata da qualcuno nascosto dietro i cespugli. Il ragazzo si è fermato, sanguinante, e a quel punto i sei aggressori sono venuti fuori. "Perché? Perché mi avete tirato quella pietra? Cosa vi ho fatto?", ha chiesto il diciannovenne. Per tutta risposta il gruppo ha iniziato a colpirlo con calci e pugni al volto e al torace, e a indirizzargli insulti razzisti: "Sei un negro di m…., vattene via dall’Italia". A salvare Mohamed è stato probabilmente un automobilista di passaggio che ha messso in fuga gli aggressori. Il ragazzo è stato medicato al pronto soccorso, per forturna non ha riportato ferite gravi ma è rimasto scioccato dall'evento. Sull'episodio è in corso un'indagine dei carabinieri di Imperia – anche se sarà difficile risalire all'identità dei sei componenti del gruppo: la zona è molto buia, senza telecamere e non ci sono testimoni.

"Era mezzanotte, avevo appena finito il mio turno di lavoro con la mia bicicletta stavo andando a dormire presso l’alloggio assegnatomi dalla cooperativa ‘Jobel', in via Argine Destro. All’altezza del passaggio a livello di lungomare Vespucci, sei giovani, italiani, mi hanno preso a pietrate. Mi sono fermato, sanguinavo. Ho chiesto per quale motivo mi avevano tirato le pietre. Poi si sono avvicinati e mi hanno aggredito urlando frasi razziste", ha raccontato il diciannovenne.

Mohamed è arrivato in Italia un anno fa, su un barcone approdato in Sicilia. È ospite di una cooperativa socio-assistenziale di Imperia, in attesa del riconoscimento della richiesta d'asilo. Lavora come lavapiatti in un ristorante cittadino. "Mohamed non farebbe male a una mosca, lo conosciamo bene non ha provocato nessuno: non ha neppure avuto il tempo di capire cosa stesse veramente accadendo. È un ragazzo esile, tranquillo. Un ragazzo che, in una tranquilla notte d’estate, solo per il colore della pelle, è stato pestato da sei codardi", hanno spiegato al Secolo XIX Alessandro Giulla, presidente della cooperativa Jobel, e Claudia Regina, coordinatrice pedagogica della struttura, che chiedono che gli aggressori "soggetti pericolosi per la nostra città, vengano scoperti e puniti".

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